Intesa Sp:ceto medio si assottiglia e arretra rispetto a passato

Nella crisi 7 milioni di italiani non sono più middle class

LUG 21, 2015 -

Torino, 21 lug. (askanews) – “Per la prima volta dalla seconda guerra mondiale il ceto medio ha fatto un passo indietro rispetto ai propri genitori” e si è’ anche assottigliato. Lo ha detto Salvatore Carrubba, presidente del Centro Einaudi, che assieme ad Intesa Sanpaolo ha curato l’indagine 2015 sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, basato su interviste effettuate dalla Doxa a 1.076 famiglie che hanno un conto corrente bancario o postale.

Le famiglie italiane che appartengono alla classe media sono nel 2015 il 38,5 per cento, un dato in caduta rispetto al 57,1 rilevato nel campione del 2007. “Circa 7 milioni di italiani hanno perso durante la crisi del 2007-2014 l’ancoraggio economico che li legava alla classe media” e’ stato spiegato. Mentre ha mantenuto la posizione “naviga a vista, in condizioni precarie e ha abbandonato la spensieratezza”. “Non è un fenomeno solo italiano, la contrazione della classe media e’ una tendenza molto diffusa soprattutto in Europa” ha precisato Carruba, che ha registrato anche “il blocco dell’ascensore sociale”.

I modelli di consumo hanno subito una metamorfosi. La classe media ha cambiato tenore di vita: il 25 per cento ha tagliato sull’acquisto di automobili, il 60 su vacanze, alberghi e ristoranti, il 35 per cento sugli spettacoli e il 24 per cento ha rinunciato a cure mediche private, mentre i tagli su abbigliamento e accessori arrivano fino al 50 per cento. I comportamenti reali di risparmio si concentrano sui figli, soprattutto sui loro studi anche all’estero.