Confindustria alza stime Pil, +0,8% nel 2015 e +1,4% nel 2016

La risalita è iniziata ma non si può ancora parlare di ripresa

GIU 26, 2015 -

Roma, 26 giu. (askanews) – L’economia italiana è ripartita, ma la strada “sarà lunga e difficile”, per questo non si può ancora parlare di ripresa. E’ questa l’analisi di Confindustria che, nelle previsioni contenute negli “Scenari economici” del Centro Studi rivede al rialzo le stime del prodotto interno lordo.

Nel 2015 il Pil viene così previsto in crescita dello 0,8%, rispetto alla stima di dicembre che lo attestava allo 0,5%, mentre per il 2016 viene rivisto a +1,4%, a confronto con il precedente +1,1%.

La variazione positiva – spiegano gli economisti di Confindustria – rappresenta una svolta dopo un triennio di profonda contrazione (-4,9% cumulato). La dinamica del PIL è prevista in accelerazione nel secondo semestre di quest’anno e in graduale attenuazione nel 2016. Tale andamento sarà sostenuto dal pieno dispiegarsi degli effetti positivi della svalutazione dell’euro, del prezzo del petrolio basso, della riduzione dei tassi di interesse e della maggiore domanda interna nell’Euro area.

Parlare di ripresa però ancora non si può. “La parola ripresa – spiega il direttore del Csc, Luca Paolazzi – non è appropriata. Ci vorranno anni per ritornare nella situazione pre-crisi. Si può certamente parlare di ripartenza, risalita, anche se sarà una risalita lunga e difficile, perchè c’e’ una mancanza di progressione. L’economia italiana fatica a guadagnare velocità”.

Per recuperare il terreno perso – spiegano dal Csc – è necessario rimuovere gli ostacoli e attuare le riforme, in modo da tornare a crescere del 2,5%. “Ipotizzando così una crescita del 2,5% del Pil dal 2017 – sottolinea Paolazzi – potremmo tornare ai livelli pre-crisi nel 2037. Per questo la strada sarà lunga e difficile”.