Jobs act, ministero: non liberalizzati controlli pc e telefonini

In linea con le indicazioni del garante della privacy

GIU 18, 2015 -

Roma, 18 giu. (askanews) – Nessuna liberalizzazione, la norma sui controlli a distanza contenuta in un decreto attuativo del Jobs Act è “in linea con le indicazioni del garante della privacy”. A precisarlo è il ministero del Lavoro.

“La norma sugli impianti audiovisivi e gli altri strumenti di controllo contenuta nello schema di decreto legislativo in tema di semplificazioni, adegua la normativa contenuta nell’art.4 dello Statuto dei lavoratori – risalente al 1970 – alle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute”.

La norma, a giudizio del ministero, “non liberalizza, dunque, i controlli ma si limita a fare chiarezza circa il concetto di strumenti di controllo a distanza ed i limiti di utilizzabilità dei dati raccolti attraverso questi strumenti, in linea con le indicazioni che il Garante della Privacy ha fornito negli ultimi anni e, in particolare, con le linee guida del 2007 sull’utilizzo della posta elettronica e di internet”.