Costalli: Renzi scardina l’Italia del lavoro e il terzo settore

Il presidente Mcl rompe con esecutivo: "Sono tra i Renzi-delusi"

GIU 17, 2015 -

Roma, 17 giu. (askanews) – “Il problema di Renzi non sono solo le tasse, che, come ha ammesso, ha aumentato!”, sbotta Carlo Costalli, che sta preparando una relazione di rottura con palazzo Chigi. Il presidente del Movimento cristiano lavoratori ha deciso di riunire il Consiglio nazionale all’Expo per lanciare da Milano un doppio allarme. Sul “lavoro che manca e quando non manca è precario e sull’immigrazione che è diventata epocale e resta senza una risposta. Inizialmente, Costalli aveva “aperto” al governo di centrosinistra, dando fiducia al giovane premier ma adesso è tra i Renzi-delusi.

A Milano dirà, ci anticipa, che malgrado le analisi ottimistiche di Poletti e Boeri “in Italia si corre il rischio di scardinare il modello basato sul lavoro” e che “stabilire il diritto ad un reddito in base alla cittadinanza, magari anche allo jus soli, è una strada molto pericolosa da percorrere”. La paura del presidente del Mcl è che il reddito di cittadinanza faccia la stessa fine degli 80 euro: “una regalia”.

L’organizzazione cattolica contesta al governo di “aver assimilato un pensiero economico “eticamente distorto”, che teorizza la cosiddetta crescita economica senza creazione di posti di lavoro”, di praticare una politica che non fa nulla contro al finanziarizzazione dei rapporti economici e sociali contro la divaricazione fra redditi da lavoro e profitti, tra crescita economica ed occupazione.

L’analisi di Costalli è in perfetta linea con il pensiero di papa Francesco: “Nel campo economico la crisi antropologica che è esplosa si manifesta con la negazione della centralità del lavoro e del suo primato e con l’instaurazione, sempre più evidente, del primato del profitto e del denaro. Un primato che sta generando povertà dilaganti e sempre più diffusa ingiustizia sociale, ormai non solo nelle aree sviluppate del pianeta, ma anche in Italia”.

L’appello che partirà da Milano, dove il Mcl si riunirà alla cascina Triulza è di non distruggere il nostro welfare: “Correggiamo le iniquità ma non smantellandolo. E questo vale anche per le pensioni: sono preoccupato dei progetti del Presidente dell’INPS”, confida Costalli. Almeno quanto, aggiunge, lo preoccupa il tentativo del governo di “smantellare il terzo settore facendo il tifo per un un sindacato unico”. E ricorda un recente monito di monsignor Galantino: “Occorre dialogo sulle riforme almeno sulle più importanti”. A partire da quella della scuola, ricorderà il presidente del Mcl al Consiglio nazionale di Milano.