Kpmg: in Europa 56 mld di sigarette illegali, danno da 11 mld

Il commercio illegale è il quinto fornitore in Europa

MAG 28, 2015 -

Roma, 28 mag. (askanews) – La portata del commercio illegale di sigarette rimane consistente nell’Unione Europea (UE), con un totale di 56,6 miliardi di sigarette illegali consumate nel 2014, pari al 10,4 % del consumo totale, secondo l’ultimo rapporto annuale realizzato da KPMG per British American Tobacco, Imperial Tobacco, Japan Tobacco International e Philip Morris International. Questo mercato illegale costa ai contribuenti e alle comunità più di 11 miliardi di euro l’anno di perdite di gettito fiscale. Se considerate globalmente, le migliaia di transazioni effettuate dai criminali coinvolti nel commercio illegale di tabacco costituiscono il quinto maggior fornitore di sigarette per i consumatori UE.

L’origine e il tipo di prodotti disponibili sul mercato del tabacco illegale hanno continuato ad evolversi, mentre la crescente tendenza dei livelli di commercio illegale nell’UE si è contenuta negli ultimi anni. Ad esempio, nel 2014 più di 8 su 10 sigarette illegali sono arrivate dal di fuori dell’UE, con un aumento del 10% rispetto al 2013. Al contrario, i flussi interni all’UE continuano a diminuire, grazie al miglioramento dei controlli dell’industria sulla catena di approvvigionamento e alla riduzione del divario di prezzo tra gli Stati membri dell’UE.

“I livelli complessivi di consumo di sigarette illegali nell’UE sono rimasti sostanzialmente piatti nel corso del 2014, però il mercato illegale di tabacco resta considerevole e continua ad evolversi. La nostra ricerca mostra che, sebbene il problema tocchi tutti gli Stati membri, è necessaria particolare cautela soprattutto nei Paesi UE che confinano con i Paesi extra-europei in cui le sigarette sono più economiche e si continuano a registrare alti livelli di consumo di sigarette illegali “, ha commentato Robin Cartwright, partner di KPMG.(segue)