La Grexit spaventa i mercati, le borse europee bruciano 125 mld

Vendite sui titoli di Stato dei paesi euro, azzerato effetto Qe

MAG 5, 2015 -

Roma, 5 mag. (askanews) – Martedì nero per i mercati finanziari. Borse europee in forte calo e vendite diffuse su tutti i titoli di Stato dell’area euro. Torna lo spauracchio della Grexit e cresce l’avversione al rischio degli investitori che scappano dagli asset in euro. L’indice azionario Eurostoxx600 al termine delle contrattazioni lascia sul terreno l’1,46%. Significa che in una sola giornata sono andati in fumo 125 miliardi di euro in termini di capitalizzazione.

In genere la fuga dall’azionario è compensata da flussi di acquisti sul reddito fisso e invece gli investitori hanno venduto a mani basse tutti i bond del club dell’euro, dal Btp italiano al Bund tedesco. Il risultato è una drastica salita dei rendimenti che sono tornati ai livelli di inizio anno azzerando l’effetto del Quantitative easing della Bce.

A provocare l’ondata di preoccupazioni tra gestori e investitori le notizie sulla linea dura da parte del Fmi nei confronti di Atene. Secondo quanto ha scritto il Financial Times il capo dipartimento per l’Europa del Fmi avrebbe comunicato ai ministri delle finanze europei che la Grecia è talmente indietro rispetto alla tabella di marcia delle riforme e degli aggiustamenti ai conti pubblici che l’istituzione con sede a Washington potrebbe sborsare la sua quota di aiuti solo a condizione che i paesi euro accettino di svalutare in modo consistente i loro crediti nei confronti di Atene.

Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble ha smentito una tale richiesta dal Fmi ma al tempo stesso non ha nascosto lo scetticismo sulla possibilità di un’intesa con il governo diAlexis Tsipras in occasione dell’Eurogruppo della prossima settimana. Tanto è bastato per far tornare l’incubo di una uscita della Grecia dal club dell’euro. Tra l’altro l’ultima tranche di aiuti verso Atene da 7,2 miliardi di euro prevede che il 50% siano a carico del Fmi. E la prossima settimana è in calendario la scadenza di rimborso da oltre un miliardo di euro del governo nei confronti del Fondo Monetario.

Tornando alla cronaca della giornata sui mercati finanziari, Atene maglia nera tra le borse con l’indice principale che lascia sul terreno il 4% a titoli bancari al centro delle vendite. Tra le peggiori performance nel vecchio continente anche Milano e Madrid che hanno accusato ribassi rispettivamente del 2,76% e del 2,74%. A Francoforte l’indice Dax accusa un calo del 2,64% e Parigi del 2%. Resistente la City con l’indice Ftse 100 in flessione dello 0,89%.

Martedì nero anche per i bond governativi. Il Btp italiano a 10 anni ha visto salire il rendimento all’1,82%, tornando così ai livelli di inizio anno. Lo spread con il Bund tedesco si è allargato fino a sfiorare i 130 punti. Anche per il decennale tedesco le vendite sono state pesanti con un rendimento risalito oltre il mezzo punto percentuale.

Ad alimentare l’avversione al rischio degli investitori anche le notizie dagli Stati Uniti con il deficit commerciale americano ai massimi da sei anni e mezzo che potrebbe prefigurare una frenata del Pil nel secondo trimestre. Infine tonfo per la Borsa di Shanghai che chiude con un -4%. Le autorità cinesi sono preoccupate dal trend di forte rialzo del mercato azionario che negli ultimi 12 mesi registra un balzo superiore al 100% e un +34% da inizio anno. Temendo l’esplosione di una bolla speculativa le autorità stanno studiando diverse misure per raffreddare la corsa degli indici come l’inasprimento dell’imposta di bollo sulle transazioni di borsa.