Dombrovskis “approva” il Def e rassicura su regola debito

Su tesoretto decide governo che fare, rispettando target conti

APR 13, 2015 -

Roma, 13 apr. (askanews) – Forse è ancora presto per parlare di “esami superati”, ma certo sono state chiaramente positive le prime valutazioni ufficiali della Commissione europea sul Documento di economia e finanza elaborato dal governo. In visita a Roma, il vicepresidente Vladis Dombrovskis – responsabile di euro e dialogo sociale ma soprattutto colui che ha la responsabilità di proporre a tutto il collegio del commissari le posizioni da prendere sui piani di bilancio dei singoli Paesi – ha innanzitutto riconosciuto la validità delle cifre previsionali contenute nel Def. “Sono ampiamente in linea con quelle della Commissione”, ha certificato.

Dombrovskis ha poi mostrato una chiara apertura alla possibilità che all’Italia vengano riconosciuti i margini di manovra derivanti dalla “clausola sulle riforme”. Nella conferenza stampa congiunta al termine del loro faccia a faccia, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha annunciato che l’Italia chiederà formalmente di sfruttare questa opzione.

“La clausola consente una deviazione temporanea dal percorso aggiustamento, che poi va recuperata negli anni successivi. E’ applicabile alle grandi riforme che hanno un effetto positivo sulla crescita. Ovviamente – ha proseguito Dombrovskis – la Commissione deve fare una valutazione dettagliata prima di dare una risposta a questa richiesta”. E si potranno avere prime indicazioni concrete già a maggio, con le previsioni economiche di primavera e la raccomandazioni Paese per Paese dell’Ue. Ma già oggi l’esponente Ue ha elogiato “la forte determinazione mostrata dal governo a effettuare interventi strutturali su PA, giustizia, lavoro, istruzione con una agenda di riforme ambiziosa”.

Inoltre la commissione sembra orientata a mantenere una interpretazione “tollerante” della regola sul debito pubblico, quella che impone di procedere a riduzioni nei paesi dove supera il 60 per cento del Pil. “La commissione dà il benvenuto al fatto che il Documento economico e finanziario preveda anche il rispetto della regola sul debito. La commissione aveva esaminato il suo rispetto quest’anno e, tenuto conto di tutti gli elementi rilevanti tra cui le riforme strutturali – guarda caso è il primo elemento citato da Dombrovskis – l’inflazione ben inferiore all’obiettivo della Bce e una ripresa molto lenta, ha ritenuto che quest’anno non fosse giustificato aprire una procedura per mancato rispetto della regola sul debito”.

“Continueremo a controllare l’attuazione della regola del debito anche negli anni a venire. Così, certamente è benvenuto il fatto che i piani dell’Italia per i prossimi anni siano in linea con la regola”. Insomma, se non è un via libera poco ci manca.

Infine il “tesoretto” ad alta visibilità mediatica. Su questo punto Dombrovskis ha riferito che in base alle stime elaborate nel Def le performance migliori del previsto hanno garantito all’Italia disponibilità superiori per circa 1,6 miliardi di euro. Fondi che “possono essere utilizzati per alcuni scopi prioritari: ovviamente sta al governo decidere quali. Dal punto di vista della Commissione – ha concluso – l’importante è che si rispettino gli obiettivi di bilancio quest’anno e il prossimo. Ed importante che l’uso delle risorse quest’anno non pregiudichi posizione di bilancio del prossimo, ma ho ricevuto rassicurazioni in tal senso da Padoan”.