Euro e Draghi spingono la Borsa, tassi Btp a minimo storico

A Piazza Affari corre Telecom con un balzo del 6%

MAR 11, 2015 -

Roma, 11 mar. (askanews) – L’euro precipita sotto quota 1,06 sul dollaro lasciando intravedere a breve un arrvio alla partià. Ma la moneta europea perde terreno anche nei confronti dello yen (sotto quota 130) e del franco svizzero. E gli investitori apprezzano l’indebolimento dell’euro che rappresenta un rafforzamento competitivo dell’export dell’area euro, in particolare per Germania, Italia e Paesi Bassi.

Reazione positiva sui mercati azionari del vecchio continente, che ignorano la brusca correzione di ieri a Wall Street dove inizia a prevalere la cautela sulla prospettiva di un primo rialzo dei tassi a stelle e strisce firmato Yellen.

Francoforte, Parigi e Milano le piazze più toniche in Europa beneficiando anche delle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che oggi ha ribadito che il quantitative easing partito lunedì scorso contribuirà a stabilizzare la situazione e rappresenta anche un incentivo a realizzare le riforme.

Guardando agli indici azionari, a Milano il tse Mib avanza dell’1,60% e sulla stessa linea Francoforte e Parigi mentre Londra è poco mossa e Madrid segna un progresso dello 0,80%.

A Milano tra i titoli più premiato dalla corrente rialzista proprio le società orientate all’export come Pirelli, Campari e Finmeccanica con progressi tra il 2,50% e il 3%. Maglia rosa del listino invece è Telecom che mette a segno un balzo del 6% dopo l’annuncio ieri da parte del vertice di trattative in corso con Mediaset e Netflix per trasmettere contenuti sulla banda larga.

Oltre agli azionari, gli investitori inondano di liquidità il mercato del reddito fisso con massicci acquisti di bond governativi dell’area euro ad eccezione di quelli greci. Il Btp decennale italiano tocca un nuovo minimo storico per il rendimento all’1,80%, così come il Bund tedesco che è scivolato sotto la soglia dello 0,20% per poi stabilizzarsi allo 0,23%.Il momento molto positivo per i titoli di Stato dopo l’avvio del QE da parte della Bce, è confermato dall’asta Bot a 12 mesi del Tesoro. Collocati titoli per 6,5 miliardi di euro e tassi che precipitano allo 0,079% dallo 0,20% dal collocamento di febbraio.

Sotto pressione invece i titoli pubblici della Grecia con curva dei rendimenti ancora pericolosamente invertita. Il biennale è schizzato a oltre il 18% dal 16% di ieri e il decennale sfiora l’11%.

L’euforia sui mercati europei continua. Alcuni analisti osservano che per il vecchio continente i rischi sono confinati a Grecia e vicenda Ucraina. Il momento della verità sarà a primavera inoltrata quando si avvicinerà il termine del tempo concesso alla Grecia per un nuovo accordo sul piano di salvataggio e quando, soprattutto, gli investitori vorranno vedere qualche segnale concreto del miglioramento dei dati economici e non più soltanto dagli indici anticipatori.