Mediaset vuole Rai Way ma Governo blocca offerta Ei Towers

Lo prevede la legge: il 51% deve rimanere in mano pubblica

FEB 25, 2015 -

Milano, 25 feb. (askanews) – Mediaset vuole Rai Way e mette sul piatto oltre 1,2 miliardi di euro. Ma il Governo stoppa l’offerta così come proposta da Ei Towers: la società delle torri televisive, vista la sua importanza strategica, dovrà restare controllata a maggioranza assoluta dalla Rai. Lo prevede la legge, per la precisione un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014, che aveva disciplinato lo sbarco in Borsa di Rai Way. Il comunicato del ministero dello Sviluppo economico, diffuso a mercati chiusi, di fatto fa decadere l’attuale offerta del gruppo controllato al 40% dal Biscione che, tra le altre cose, è subordinata al raggiungimento di una partecipazione pari almeno al 66,67% del capitale di Rai Way.

Un po’ a sorpresa, ieri notte Ei Towers ha annunciato un’Opas sul 100% della società proprietaria della rete di trasmissione e diffusione del segnale Rai, che solo tre mesi fa ha fatto il suo debutto a Piazza Affari. Obiettivo: costruire il campione nazionale dell’infrastruttura di trasmissione televisiva, allineando l’Italia agli altri principali Paesi europei dove il settore delle torri fa capo a un singolo operatore nazionale.L’offerta, lanciata a 4,5 euro per azione, prevede il pagamento di una componente in contanti, pari a 3,13 euro, e una componente azionaria, costituita da 0,03 azioni ordinarie EI Towers di nuova emissione. Il corrispettivo incorpora un premio del 22% rispetto al prezzo delle azioni Rai Way del 23 febbraio e un premio del 52,7% rispetto al prezzo dell’esordio in Borsa della società, avvenuto lo scorso 19 novembre.

Piazza Affari ha già dato il suo verdetto, premiando tutti i titoli coinvolti: Rai Way +9,46%, Ei Towers +5,26%, Mediaset +1,35%. L’accordo avrebbe “molto senso” strategico, finanziario e industriale, è il coro unanime degli analisti. Ma l’ostacolo è tutto politico, visto che i due player in campo sono la famiglia Berlusconi e il governo Renzi, essendo la Rai, oggetto di una prossima riforma, azionista al 65% di Rai Way. L’offerta arriva, poi, a pochi giorni di distanza dalla manifestazione di interesse di Mondadori sulla Rcs Libri, operazione su cui si sono levate non poche voci contrarie. Incroci stigmatizzati con ironia dall’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in un tweet: “Prima Mondadori-Rcs, poi Mediaset-Raiway: ora aspetto che il Milan compri l’Inter”.

Che avesse un senso, in prospettiva, un’integrazione tra le due società italiane delle torri ne era convinto Camillo Rossotto, presidente di Rai Way nonchè cfo della Rai, che, a margine del roadshow in vista dell’Ipo lo scorso novembre a Milano, disse: “una possibile integrazione con Ei Towers è un discorso che ci starebbe, è uno scenario che in un Paese razionale avrebbe senso, una logia, ma non so quando, è un discorso futuribile”. A distanza di soli tre mesi quel futuro è arrivato ma un primo stop è già giunto dal Governo che, pur sottolineando come l’offerta dimostri il “successo” della quotazione, ha ricordato che un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale “non inferiore al 51%”. E l’offerta di Ei Towers, tra le altre cose, è subordinata al raggiungimento del 66,67% del capitale di Rai Way.