Italia-Egitto, Sace: potenziale export da 5 mld entro il 2019

Allo studio nuovi progetti per un miliardo

FEB 23, 2015 -

Il Cairo, 23 feb. (askanews) – Sace prende parte alla missioneimprenditoriale in Egitto, in vista del Business Forum di SharmEl Sheik, per sostenere la penetrazione delle imprese italiane inuno dei mercati più strategici per l’Italia nell’area delMediterraneo. In Egitto, Sace è infatti pienamente operativa persostenere export e investimenti delle imprese italiane: conta suun portafoglio di impegni assicurati pari a circa 480 milioni dieuro, concentrati prevalentemente nei settori dell’energia,petrolchimico e tecnologie industriali, e sta lavorando a nuoviprogetti per un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euroche coinvolgono sia grandi società italiane che tante Pmi.

Un’attività che trova riscontro nelle relazioni economiche trai due Paesi: l’Italia è il quarto fornitore a livello globaledell’Egitto, con un export pari a 2,8 miliardi di euro nel 2013,e conta sulla presenza stabile di oltre 130 imprese italiane nelPaese. Una partnership che trova terreno fertile nel percorso direcupero intrapreso nell’ultimo anno, segnato da una sostanzialeripresa dei consumi e degli investimenti.

Secondo le stime di Sace, se si riuscisse a cogliere a pienoquesto trend, espresso dalla domanda di beni da importare,l’export italiano verso l’Egitto potrebbe raggiungere i 4miliardi di euro entro il 2019. Un valore che potrebbe salire a 5miliardi di euro, se l’economia egiziana riuscisse a recuperare apieno i ritmi di crescita pre-crisi.

Sace ha recentemente rinnovato il proprio impegno con ilPaese, firmando un memorandum of understanding con il ministerodell’Industria egiziano e ponendo le basi per una più strettacollaborazione in settori strategici per l’Egitto, settori in cuiil made in Italy può rappresentare un valore aggiunto e benposizionarsi per cogliere le opportunità esistenti e che siapriranno nei prossimi mesi: infrastrutture, energia elettrica eda fonti rinnovabili, agroindustria, sistemi di irrigazione etrattamento dell’acqua.

Per sostenere le imprese italiane che continuano a trovarenella sponda sud del Mediterraneo una destinazione privilegiataper le proprie esportazioni e investimenti, Sace ha inoltrecostituito un desk dedicato al Medio Oriente e Nord Africa, laseconda area in termini di esposizione nel portafoglio Sace concirca 4,8 miliardi di euro, pari all’11% dell’esposizione totale.