Padoan, frodi e false fatture saranno punite penalmente

Possibile revisione soglia 3% su evasione, Catasto in Cdm del 20

FEB 6, 2015 -

Roma, 6 feb. (askanews) – Nel decreto attuativo della delega fiscale, che sarà ridiscusso dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio dopo lo stop deciso da Renzi al testo varato il 24 dicembre scorso, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, annuncia in un’intervista ad Avvenire che “la frode fiscale esplicita e i reati più gravi, come le false fatturazioni, saranno esclusi dal campo d’applicazione” e, pertanto, “saranno puniti penalmente”.Potrebbe essere rivista la stessa soglia del 3%, “e’ possibile. Fra gli strumenti da adottare non ci sono solo la percentuale in sé, ma anche i limiti entro i quali farla scattare”.Padoan nega poi che la norma fosse stata pensata in relazione a Silvio Berlusconi, “sicuramente è stata una lettura molto italiana. Pensare che ci fosse qualcosa di personale in questa norma, è offensivo. Vorrei però fosse chiaro che il nostro messaggio ­- argomenta il ministro – non è quello che facciamo dei regali che valgono il 3% dell’evasione, ma di stabilire dei meccanismi per dire “se non vai oltre certe soglie considero ragionevole un errore materiale commesso” e applico le sanzioni amministrative”.Padoan annuncia poi che nel Cdm del 20 ci saranno anche “la revisione del Catasto e la fatturazione elettronica fra imprese” e assume un impegno sulle clausole di salvaguardia basate sull’aumento dell’Iva, “non scatteranno. Stiamo introducendo riduzioni nella spesa che danno vita a coperture via via crescenti. E che, quindi, le disinnescano giorno per giorno perché riducono le necessità di fabbisogno future. Questo spauracchio delle clausole che spesso qualcuno artatamente solleva è una descrizione solo parziale della realtà”.