Visco: imprese non innovano, così si favorisce fuga dei cervelli

"Aziende hanno forti difficoltà nel trovare competenze adeguate"

GEN 30, 2015 -

Roma, 30 gen. (askanews) – Le imprese italiane non investono sull’innovazione tecnologica, favorendo così la fuga dei cervelli. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, secondo cui, “in presenza di significative difficoltà nel trovare competenze adeguate nel mercato del lavoro, le imprese sembrano reagire non innalzando i salari, bensì riducendo la propensione a investire in nuove tecnologie, contenendo di conseguenza il fabbisogno di manodopera qualificata”.

“L’innescarsi di questo circolo vizioso – ha spiegato Visco in un convegno – deprimerebbe ulteriormente l’incentivo all’investimento in capitale umano, spingendo inoltre i lavoratori altamente qualificati a emigrare, in cerca di migliori opportunità lavorative. Alcuni studi della Banca d’Italia attribuiscono quasi metà del divario nella quota di laureati tra Italia e Germania a questo tipo di interazioni”.