Crisi: Squinzi, quest’anno niente crescita e lavoro. Subito riforme

APR 4, 1392 -

(askanews) – Roma, 29 mag 2014 – ”Temo che anche quest’anno la crescita che vorremmo vedere non ci sara’ e, assieme alla crescita, non ci sara’ il lavoro”. Il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, conferma che le previsioni economiche per il 2014 saranno negative. Nella sua relazione all’assemblea annuale della confederazione che oggi inaugura la seconda meta’ del suo mandato Squinzi ribadisce pero’ che gli industriali non si rassegnano ”a un Paese stanco e sfiduciato, vittima di mali antichi, astruso e ostile alla cultura dell’impresa, del merito e del rischio. Non e’ questa l’Italia che vediamo tutti i giorni sui luoghi di lavoro”. Per il leader degli industriali, quindi, ”e’ arrivato il momento di costruire un’Italia nuova” superando ”le vecchie logiche, non avere paura del nuovo”. Secondo Squizi ”da questa crisi, che sembra non finire mai, possiamo uscire solo decidendo cio’ che da almeno due decenni non abbiamo avuto il coraggio di fare. Cambiare facendo”. In tal senso Squinzi torna sulla necessita’ delle riforme. ”Chiediamo – ha spiegato – riforme che rendano l’Italia piu’ leggera e semplice, trasparente, capace di tornare a volare come e’ stato nel secondo dopoguerra e come e’ nei nostri mezzi”. ”Sulla scheda uscita dall’urna c’e’ scritto: fate le riforme, ne abbiamo bisogno per ricreare lavoro, reddito, coesione sociale. Non deludeteci”. Squinzi sottolinea che dalle elezioni e’ venuto un chiaro segnale politico: ”Il mandato popolare dato al principale partito di Governo e al suo leader, Matteo Renzi, testimonia la voglia di cambiamento che c’e’ nel Paese. Questa voglia attende fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita”.   Per il leader degli industriali certamente ”dal Governo sono venuti incoraggianti segni di rinnovamento: sulla legge elettorale, sulla semplificazione e sulla pubblica amministrazione, sulle riforme istituzionali, sullalegislazione del lavoro”. Adesso –  aggiunge – ”l’azionevivace dell’inizio e un risultato straordinario come questo del voto ci fanno sperare che la stagione delle riforme istituzionali adesso parta per davvero”. Secondo Squinzi, infatti, ”senza riforme e’ impossibileaggangiare la crescita. In Confindustria abbiamo chiara la sequenza: occorre stabilita’ per fare le riforme, le riforme innescano la crescita, con la crescita viene il lavoro”. Il governo – spiega ancora Squinzi – ”puo’ agire con determinazione, con il vento della legittimazione popolare alle spalle. Il voto da’ forza politica alle riforme che si sono annunciate in questi primi mesi”. In tal senso per il leader degli industriali ”la legge elettorale e la revisione delle Costituzione e del Titolo V devono diventare realta’, con un robusto ridimensionamento eammodernamento della macchina pubblica”.int