Cambi: Borse al top (Analisi Fxcm)

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(ASCA-FXCM) – Roma, 28 mag 2014 – In un mercato valutario chefatica a mostrare volatilita’ e che offre situazioni tecnichedirezionali con il contagocce, le migliori opportunita’operative sono senza alcun dubbio ancora rappresentate dailistini azionari che ieri in alcuni casi hanno aggiornato imassimi storici ancora una volta smentendo coloro i quali, esono numerosi, da tempo paventano il famoso punto dicrollo strutturale dei prezzi. Degno di nota anche il selloff sull’oro che e’ tornato su supporti di grande rilevanza.

Draghi e possibili spunti.

Esattamente come lunedi’, ieri abbiamo avuto modo si ascoltareMario Draghi, in audizione in Portogallo. In assenza dimarket mover di grande rilievo e’ bene porre attenzione atutti quegli spunti che porteranno poi alle comunicazioni cheproverranno da Francoforte l’attesissimo 5 Giugno inoccasione del meeting della Banca Centrale Europea. Ieriparlavamo della centralita’ del tema inflazione, naturalmenteritenuta troppo bassa e prolungata al punto da rendere leaspettative sempre piu’ ancorate al downside e tale da creareil contesto per quello che e’ stato definito un ”assetbuying plan”, un acquisto di titoli dunque. Dicevamo ancoracome il timore per la pericolosa spirale di inflazionestagnante e di aspettative di inflazione al ribasso abbiadunque riportato in auge il tema del Quantitative Easingdella BCE, tema discusso nel meeting di Aprile ma poicompletamente dimenticato in quello di Maggio. Ieri invece lospeech del banchiere centrale e’ stato rivolto in qualchemodo al tema della disoccupazione e della crescitadell’economia all’interno dell’Eurozona; e’ stato infattidichiarato che il prossimo venerdi’ sara’ diffuso undocumento congiunto di BCE e BoE sulle azioni da implementareper la revisione della normativa sugli ABS e lastandardizzazione dei criteri, col fine chiaramente delrilancio del credito soprattutto alle piccole e medie impreseper la UE. Noi affermiamo da tempo che dal punto di vista diimpatto sulle variabili economiche, fermo restando l’assuntoper il quale la politica monetaria riesce ad essere efficacenelle situazioni di squilibri momentanei e non per dirimereproblematiche strutturali del quadro economico, il QE sarebbesenz’altro la risposta piu’ credibile ed efficace all’internodel contesto europeo, oltre che il veicolo per generare verie propri indebolimenti del valore dell’euro. Le parole diDraghi di lunedi’ non avevano suscitato alcuna reazione delprezzo dell’Eurodollaro quasi per via di aspettative che inqualche modo sono scontate dal mercato che comunque siattende un qualche tipo di interventismo da Francofortequesta volta. Ieri invece il cambio ha rivisitato i minimi a1,3615 per poi riposizionarsi nella fascia mediana del range,ancora una volta in una sorta di attesa che andra’ pero’analizzata in ottica di dicotomiaaccumulazione/distribuzione. Se fosse il primo il caso,saremmo in presenza di un lento ma sensato scaricamentodell’offerta che sta via via perdendo il suo eccesso a favoredi un assorbimento dunque della crescente domanda sui puntidi supporto con il preludio poi a buone risalite. Nel secondocaso, naturalmente si tratterebbe di una correzione che difatto ricaricherebbe l’offerta per importanti rotture alribasso. Dall’analisi comparata prezzi/volumi stiamoattendendo indicazioni piu’ precise in questo senso e oggipotremo saperne sicuramente di piu’, conservando l’attenzioneai punti di minimo ma privilegiando lo scenario diprosecuzione della congestione piu’ che di breakout deilivelli statici.

Borse ancora ai massimi.

Ancora ieri abbiamo assistito a mercati azionari che inqualche modo sembrano invece continuare a vivere in manieraisolata. Se l’apertura settimanale estremamente positivapoteva essere in buona parte legata al risultatodell’elezioni europee, ieri i ritracciamenti sono statipressoche’ inesistenti a favore di nuovi acquisti e diaggiornamenti dei massimi storici. Tanto per citare duebenchmark il Dax e’ infatti arrivato a 9.950 punti mentrel’S&P500 addirittura a 1.913. Ancora ieri ribadivamo come lecondizioni tali per cui i listini rimangano sostenuti sonoancora tutte presenti: liquidita’ e tassi inesistenti nonpossono che essere ancora l’habitat naturale per i rialzi diBorsa. Approfondendo la lettura di questi movimenti va dettoche stiamo assistendo ad acquisti sostenuti da volumirelativamente bassi, quindi suscettibili di possibili bruscheinversioni che potranno arrivare in maniera importante quandovi saranno le scadenze ufficiali dei contratti sui derivatiquotati, con le ampie prese di profitto dei compratori chegia’ via via da questi giorni potranno articolarsi. Va dettoancora che dinamiche di questo tipo spesso inducono in nuovimassimi, perlopiu’ concepiti come pulizia di stop, prima dieventuali e repentine ripartenze al ribasso con dunque tuttii rischi di andare a vendere grafici cosi’ sostenuti. Piu’sensato, da un punto di vista squisitamente tecnico, apparericercare eventuali punti di ritracciamento da sfruttare inscia long e con un’ottica perlopiu’ intraday o, se nonquesto, un money management in ogni caso estremamenteprudente soprattutto in accezione di protezione dello stop. QUADRO TECNICO.

EurUsd: naturalmente il grafico giornaliero mette in evidenzala cruciale area di supporto attorno a 1,3620 che e’ il puntodi transito della media mobile a 200 periodi. Ieri ne abbiamoavuto la riprova con il raggiungimento dei punti di minimo,toccati e poi allontanati con il prezzo che si e’ posizionatonella mediana del range 1,3615/50. Il possibile swing dellostocastico ci suggerisce la potenzialita’ di ripartenze alrialzo che ancora una volta vanno implementate pero’ alsuperamento proprio di 1,3650 verso l’1,3690, con 1,3670 comestep intermedio. In ottica intraday 1,3650 rappresenta ancorainfatti un punto di vendita e di ottimo RR per la ripresa deipunti di minimo che, se violati, fino a 1,3575 non vedrebberoostacoli significativi.

UsdJpy: ancora un segnale equivoco quello visto ieri sulcambio che nei giorni scorsi aveva invece lanciato importantiwarning al rialzo. La candela daily di ieri e’ abbastanzaesemplificativa in tal senso, con tentativi di acquisto chenon si sono spinti oltre il livello di 102,10. Il grafico a 4ore evidenzia una divergenza ribassista tra prezzo edoscillatore stocastico che in seconda battuta puo’ esseretradata alla violazione al ribasso di 101,85, con aspettativesu 101,60 e 101,35. Importante pero’ e’ proprio 101,85 cheinvece su orizzonte piu’ di breve ci fornisce indicazionirialziste, con il transito della media esponenziale a 100periodi sul grafico orario il quale mostra anche unadivergenza inversa rialzista per ripartenza verso 102,10.

102,35 naturalmente la resistenza chiave successiva.

EurJpy: assoluta lateralita’ per il cross all’interno dimeno di 40 pips. Ancora configurabile nell’accezione dicorrezione ribassista, e’ percio’ possibile attendere rotturesotto 138,80 per il vicino obiettivo a 138,55 per stop inpari e allunghi sui punti di minimo a 138,15. 139,15 iltrigger point invece al rialzo, per il quale pero’ e’ beneattendere conferme di pullback dopo la rottura, verso l’areadi 139,50. GbpUsd: buoni i movimenti visti ieri sul cable con laripresa di 1,6875 prima delle buone vendite verso 1,6835prima e 1,6805 e 1,6780 poi. Altrettanto importante poil’allontanamento da questo punto di minimo per quella che orae’ la congestione notturna che fa base proprio a 1,6805 edaltezza fino a 1,6815, ancora da sfruttare in modalita’ dibreakout privilegiando dapprima lo scenario short, visto ilgrafico orario che ben evidenzia la resistenza dinamicarappresentata dalla media 21 sulla quale il prezzo e’perfettamente appoggiato. 1,6780 il primo targetevidentemente.1,6765 per possibili estensioni. 1,6835 inveceil primo target al rialzo seguito da 1,6850.

AudUsd: lateralita’ anche per questo cambio che continua aconfermare l’importanza del livello di 0,9275. Tecnicamenteesso rappresenta un ottimo punto di vendita visto il rapportorischio/rendimento per rivedere 0,9245, stop in pari e occhioai punti di minimo in area 0,9210. Sensato il reverse sopra0,9280 in direzione 0,9315.

Ger30 (Dax): come gia’ detto, nuovi massimi per l’indicetedesco che ieri ci ha mostrato lievissimi ritracciamentiprima delle ripartenze importanti fino a 9.950 punti. Fattasalva la considerazione della prima parte nella qualemettiamo in guardia dalle ampie salite non altrettantosupportate dai volumi, diviene difficile un’operativita’ aquesti livelli se non pensata in ottica di acquisti inritracciamento a partire da area 9.910/20 punti. Stop strettoed invalidazione dello scenario long di breve sotto 9.890punti in direzione 9.800.

XauUsd (Oro): violata significativamente la dinamica dicongestione dell’oro delle ultime settimane con le fortidiscese che hanno messo in discussione il supporto a 1.268dollari l’oncia, oltre che violato via via i vari 1.286 e1.277. Proprio 1.269 appare un punto di potenzialeritracciamento e ripartenza verso area 1.255. Sopra 1.270buoni i long in ricopertura dell’hidden gap almeno fino a1.277/80.

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red/sam/alf