Lavoro: Alleanza Coop, job acts progetto innovativo. Tempi siano veloci

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(askanews) – Roma, 27 mag 2014 – Un ”progetto di riforma” checontiene ”alcune innovazioni” capaci di ”rappresentaresoluzioni congrue sia sul piano delle tipologie contrattualisia su quello delle politiche attive e passive del lavoro”,ma si raccomanda attenzione e sollecitudine rispetto ai tempiparlamentari e attuativi altrimenti si rischia di vanificareun buon progetto. Cosi’ l’Alleanza delle Cooperative Italianegiudica i contenuti della Delega al Governo in materia diriforma del lavoro, intervenendo all’audizione in CommissioneLavoro al Senato, con la delegazione guidata dal coordinatoreVincenzo Mannino al seguito i responsabili relazionisindacali Marignani (Legacoop), Valentini (Confcooperative) eGizi (Agci).

”Si sottolinea che l’estensione e l’universalizzazionedelle tutele sia sul lavoro sia sullamaternita’/genitorialita’ non possono pero’ essere ‘a costozero’ per lo Stato e a carico unicamente delle imprese”. ”Introdurre in via sperimentale ulteriori tipologiecontrattuali per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro,con tutele crescenti per i lavoratori coinvolti, costituisceper Alleanza un’innovazione che potrebbe costituire unsostanziale contratto ‘standard’ a tempo indeterminato cherappresenti il principale canale d’ingresso in un mercato dellavoro orientato a promuovere la buona occupazione”.

”Il compenso orario minimo potrebbe essere una novita’utile anche per contrastare situazioni di concorrenza sleale,ma Alleanza ravvisa l’esigenza di una ben maggiorespecificazione per esprimere una piu’ compiuta valutazione.

La revisione dell’ambito di applicazione della cassaintegrazione e dei fondi di solidarieta’, qualora provochi unaumento del costo del lavoro, dovra’ essere applicata congradualita’ e la necessaria flessibilita’ sulle norme percessazione di un solo ramo d’azienda ed esaurimentopreventivo di tutti gli strumenti di riduzione d’orario”.

”La legge delega dovrebbe infine prevedere unastrumentazione di monitoraggio degli effetti e, soprattutto,prevedere un rafforzamento dei sistemi di controllo evigilanza. Non serve, infatti, prevedere nuove norme orafforzare quelle esistenti, se non ci si dota di strumenticostanti ed efficaci per prevenire e contrastare forme dilavoro improprie e condizioni di concorrenza sleale,purtroppo ancora molto diffuse”.

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