Agenzia Entrate: l’addio di Befera, nostro compito necessario e ingrato

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(askanews) – Roma, 24 mag 2014 – ”Sono stati anni intensi eimpegnativi, durante i quali abbiamo raggiunto risultatiimportanti, pur fra tante difficolta’, dovute sicuramente allungo periodo di grave crisi economica, cosi’ come alladelicatezza e complessita’ del nostro compito, necessarioalla collettivita’, anche quando e’ ingrato”. Attilio Beferaha salutato cosi’, con una lettera, i dipendenti dell’Agenziadelle Entrate, che ha diretto per 6 anni.

”Lascio l’Agenzia mentre sono in corso, o stanno perpartire, progetti di vasta portata – ricorda Befera -, comela dichiarazione dei redditi precompilata e la riforma delcatasto”, sottolineando che ”il progetto piu’ grande eambizioso resta sempre lo stesso: contribuire efficacemente,attraverso il vostro lavoro quotidiano, alla costruzione delrapporto di fiducia fra Stato e cittadini”. ”Abbiamo appreso, nei momenti piu’ difficili, che sevogliamo sinceramente migliorare dobbiamo continuare adimparare dai nostri errori, per correggerli”, scrive ancoraBefera, aggiungendo: ”Le iniziative intraprese e leriflessioni maturate sul tema cruciale del rapporto con icontribuenti nell’attivita’ di servizio e in quella dicontrollo nel loro complesso, e con tutti i miglioramentipossibili, segnano (ne sono convinto) la direzione giusta”.

”Ma la cosa ancora piu’ importante, anche per lestrategie del futuro, e’ che possiamo progredire molto lungoquesto percorso, perche’ possiamo contare – e il Paese puo’contare – sull’impegno, la preparazione, la capacita’ el’intelligenza di tutti Voi”, prosegue la lettera, che siconclude con una riflessione di Befera dettata da una frasedi Thomas Merton (”Il tempo corre, la vita sfugge tra lemani. Ma puo’ sfuggire come sabbia oppure come seme”):”Davanti a cio’ che dicono queste parole nessuno – tantomeno io per le responsabilita’ fin qui ricoperte – puo’sentirsi tranquillo. Puo’ bastarmi, pero’, sapere questo: se,come credo di poter sperare, questi anni alla guidadell’Agenzia sono trascorsi come seme, lo devo – e ne sonoprofondamente grato – alle innumerevoli persone con cui hoavuto l’onore e il privilegio di lavorare in questastraordinaria realta’ che e’ ormai divenuta l’Agenzia delleentrate”.

red/dsk