(askanews) – Roma, 22 mag 2014 – ”La missione dell’Asi e’ dioperare alla frontiera della ricerca, di stimolarel’innovazione, di finanziare progetti nuovi. Cosmo Sky Med 2,di cui nessuno sottovaluta l’importanza, non rientraesattamente in questo ambito. L’Italia e’ un paese serio edeve affrontare questo problema in modo serio, con glistrumenti giusti. E’ chiaro che la risposta non puo’consistere nell’attuale finanziamento ordinario dell’Asi”.
Cosi’ il neopresidente dell’Agenzia spaziale italianaRoberto Battiston – intervistato da Asca – a proposito deirischi connessi alla mancanza di risorse per la prosecuzionedel programma Cosmo Sky Med di seconda generazione. ”Cosmo Sky Med 1 e’ un progetto molto importante chepero’ e’ frutto di una legge speciale, non deriva daicontributi del finanziamento ordinario Asi – evidenziaBattiston -. Ora Cosmo Sky Med 2, che ha dei costiparagonabili trattandosi della sostituzione dei satelliti manmano che scadono nella loro durata di vita, non puo’ esseresostenuto con i fondi ordinari dell’Asi”. Per il numero unodell’Agenzia spaziale italiana, ”il finanziamento di Cosmo 2rientrava nei progetti bandiera, una fase, ora terminata, cherappresenta un momento non proprio brillante dellapianificazione economica del finanziamento ordinario degliEnti vigilati dal Miur, dopo la quale sono rimasti impegninon coperti da risorse economiche adeguate”. ”L’Italia e’un paese serio e deve affrontare questo problema in modoserio, con gli strumenti giusti. E’ chiaro – concludeBattiston – che la risposta non puo’ consistere nell’ attualefinanziamento ordinario dell’ASI”. lcp/gbt