Media: Ue, le elezioni araba fenice di un servizio pubblico europeo

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(askanews) – Roma, 17 mag 2014 – I dibattiti televisivi fra icandidati alla presidenza della Commissione europea riportanod’attualita’, e con maggiore forza che nel recente passato,il tema dell’esigenza d’un servizio pubblico audiovisivo etransmediale a dimensione europea. La questione e’ statasottolineata da Giacomo Mazzone, responsabile dei Rapportiistituzionali all’Eurovisione, intervenendo a un dibattitosulle elezioni europee nei media italiani. Ne da’ notizia lanews letter MediaDuemila in corso di distribuzione.

L’incontro organizzato da Infocivica e Cime, in partnershipcon EurActiv.it, presso la sede a Roma del Comitato italianodel Movimento europeo, ha messo in luce tre i dibattititelevisivi principali di questa campagna europea: uno aMaastricht, il 28 aprile, curato da EuroNews (GardeniaTrezzini, capo-redattore, in collegamento da Lione, ne haraccontato l’impegno e l’impatto); uno a Firenze, il 9maggio, curato da RaiNews, in coincidenza con la Festadell’Europa; e uno a Bruxelles il 15 maggio, curatodall’Eurovisione. EurActiv.com e’ l’unico media partner ditutti e tre gli eventi.

L’ultimo dibattito e’ stato l’unico ad avere comeprotagonisti tutti i candidati. A Maastricht e Firenze,infatti, c’erano i ‘campioni’ del Ppe Jean-Claude Juncker,del Pse Martin Schulz, dei liberali Guy Verhofstadt e deiVerdi -rispettivamente Ska Keller e Jose’ Bove’-. Mancavasempre, si dice per questioni linguistiche, Alexis Tsipras,greco, leader di Syriza, candidato della Sinistra unitaeuro-critica.

La campagna per la presidenza della Commissione europea,abbinata alle elezioni europee, costituisce una novita’, nelpanorama istituzionale europea. Anche se siamo ancora lontanianni luce, nella meticolosita’ dell’organizzazione enell’ampiezza dell’impatto di questi dibattiti presidenziali,dalla precisione e dall’eco degli analoghi dibattiti negliStati Uniti, spesso determinanti per l’esito delle elezioni.

Si tratta, tuttavia, di un primo passo, che apre prospettivestimolanti di partecipazione e coinvolgimento delle opinionipubbliche europee. E che puo’, quindi, indurre a riprendereil discorso sul servizio pubblico europeo, intorno al qualeInfocivica ha costruito un percorso di ricerca ed’approfondimento che, in autunno, durante la presidenza diturno italiana del Consiglio dell’Ue, potrebbe sfociare inuna proposta.

Dei tre dibattiti presidenziali 2014, l’ultimo del 15maggio e’ stato diffuso in 25 Paesi, da 18 televisioni, 11canali di webstreaming -fra cui EurActiv.com-, quattroradio.

A moderarlo, l’italiana Monica Maggioni, direttore diRaiNews, insieme a un giornalista irlandese; britannica laregia, della Bbc.

E che l’interesse per il confronto fra i candidati possaessere ‘contagioso’ lo dimostra anche il fatto che lemaggiori tv tedesca e austriaca hanno diffuso un dibattito,in tedesco, fra i candidati dei due maggiori partiti europei,Juncker e Schulz; e che, nell’evento televisivo di chiusuradella campagna francese, giovedi’ 22, Schulz sara’ la vocesocialista, al posto del segretario del Ps.

Introdotto dal vice-presidente di Infocivica Pasquale DeSeriis, l’incontro di martedi’ scorso ha visto lapartecipazione, fra gli altri, del presidente del CimePierVirgilio Dastoli e di Anguel Beremliyski, dellaRappresentanza in Italia della Commissione europea, oltre chedi giornalisti e di persone interessate, anche in modofortemente critico, all’integrazione europea. S’e’ discusso,in particolare, della copertura finora data dai mediaitaliani -e non solo- della campagna elettorale, che, partita’europea’, s’e’ poi rapidamente distribuita lungo percorsinazionali, e dell’impatto, oltre che delle ragioni, dellacrescita dell’euro-scetticismo.

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