Immobiliare: barometro CRIF, ad aprile ripresa domanda mutui a +12,6

LUG 7, 1388 -

(askanews) – Roma, 15 mag 2014 – Il mese di aprile appenaconcluso ha fatto nuovamente registrare un segno positivonella domanda di mutui da parte delle famiglie italiane, conun +12,6% rispetto allo stesso mese del 2013. Il trendpositivo, iniziato con l’inversione di tendenza dello scorsoluglio, si e’ ulteriormente consolidato nei primi quattromesi del 2014, che hanno fatto registrare complessivamenteuna variazione del +10,4% rispetto al pari periodo 2013. Loevidenzia l’analisi relativa alle domande di mutui raccoltedagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistemadi Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i datirelativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’annoprecedente sono indicate in valori ponderati, cioe’ al nettodell’effetto prodotto dal differente numero di giornilavorativi. Per quanto consistente, sottolinea il rapporto,il rimbalzo del numero delle richieste tuttavia non e’sufficiente a colmare il pesante ritardo accumulato nelbiennio precedente, che aveva portato i volumi a dimezzarsi.

Nonostante la ripresa della domanda di finanziamenti perl’acquisto della casa si stia consolidando, l’importo mediorichiesto si e’ attestato nel mese di aprile a 124.812 euro,mantenendosi su un valore piu’ contenuto rispetto alcorrispondente mese dello scorso anno (quando era stato paria 128.146 euro) e nettamente inferiore ai 140.942 eurodell’aprile 2010, quando venne toccato il picco degli ultimi5 anni. Questa dinamica e’ rafforzata anche dall’analisi diCRIF sulla distribuzione per fasce di importo richiesto: neiprimi quattro mesi del 2014 le domande da parte dellefamiglie italiane si sono nuovamente concentrate inprevalenza sotto i 75.000 euro (con una quota in crescitarispetto al 2013 di 2,3 punti percentuali) e nella fasciacompresa tra i 100.000 e i 150.000 euro, entrambe con unaquota pari al 28,5% del totale. Per quanto riguarda ladistribuzione della domanda di mutui per durata, invece, laclasse compresa tra i 25 e i 30 anni continua a essere lapreferita dalle famiglie italiane, con una quota del 28,1%del totale, seguita dalla fascia tra i 15 e i 20 anni, con il22,3%. ”Nel complesso, il dato relativo al ridimensionamentodell’importo medio unitamente all’allungamento dei piani dirimborso denota la tendenza da parte dei richiedenti aprivilegiare soluzioni per le quali il peso della rata possagravare il meno possibile sul reddito familiare – commentaSimone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF -.

D’altro canto, le famiglie italiane si trovano ancora in unasituazione di vulnerabilita’, con un mercato del lavoro chesconta tassi di disoccupazione elevati e la contrazione deiredditi disponibili”.

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