Produzione industriale: Sbarra (Cisl), paese fermo a palo stagnazione

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(askanews) – Roma, 9 mag 2014 – ”Il dato negativo dellaproduzione industriale a marzo presenta un’industria italianaferma da un anno al palo della stagnazione, un passo indietrorispetto alla pur difficile situazione dell’industriaeuropea”. E’ quanto sostiene in una nota il segretarioconfederale della Cisl Luigi Sbarra, commentando i dati Istatsulla produzione industriale. ”L’Istat ci comunica oggi unariduzione complessiva dello 0,5% rispetto a febbraio e dello0,4% su marzo 2013, che va comunque interpretata – sottolinea- rispetto a marzo 2013 nove settori sono in ripresa, tracui, chiaramente la metallurgia (+7,5%), la fabbricazione dimezzi di trasporto (+5,1%) l’industria del legno, della cartae stampa (+5,0%). Altri otto settori sono ancora inrecessione, a partire dalla flessione pesante dell’energia(-12,1%) e dei settori connessi ai beni di consumo(-1,6%)”.

”Nel complesso e’ una ripresa senza occupazione, resazoppa da una domanda interna insufficiente, cui manca ilvolano dei consumi e degli investimenti – aggiunge Sbarra -Non si puo’ pensare che il solo miglioramento del quadromacroeconomico, pur assolutamente necessario, possa offrireprospettive di crescita ad un’industria ridimensionata e inaffanno, dopo sei anni di crisi. Occorre quindi battere ognireticenza politica nell’avvio di una seria politicaindustriale, che consenta di guardare al futuro. Una politicaindustriale di crescita deve sostenere, con nuovi strumentifinanziari e incentivi, le imprese piu’ dinamiche e favorireuna ricaduta positiva sul territorio delle innovazioni; deveavviare azioni di sistema per un sostegno pubblico allaricerca, a nuove tecnologie, al miglioramento del capitaleumano e alla creazione di territori capaci di attrarre nuoviinvestimenti, in quanto dotati di un’ampia disponibilita’ dicompetenze, infrastrutture e servizi”. ”E’ una strada che l’Unione Europea, con Europa 2020 hagia’ indicato e che sta a noi – conclude – percorrere condecisione, con il pieno sostegno delle parti sociali e delleistituzioni”.

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