Borsa: giu’ Fiat e Finmeccanica, male banche. Bene energia. Occhi su Bce

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(askanews) – Roma, 7 mag 2014 – Piazza Affari archivia la sedutacon una flessione dell’indice Ftse Mib dell’1,31%, in unagiornata che ha visto gran parte della borse europeeterminare in territorio positivo.

Tra i 40 big del listino milanese, le migliori performanceper i titoli legati al business dell’energia: Tenaris +1,89%,Enel +1,16%, Eni +1,13%. Tra gli industriali in rialzo Cnh+1,16%. Per le tlc Telecom +1,03%.

Dal lato dei ribassi, le principali flessioni hannointeressato Fiat -11,87% e Finmeccanica -7,65%, entrambehanno sofferto i conti in rosso del primo trimestre. Sullebanche hanno prevalso i venditori, i titoli piu’ penalizzati:Mps -6,38%, Banco Popolare -5,41% e Bpm -4,61%.

”Prevalgono situazioni di realizzo tipiche del mese dimaggio, il mercato non mostra segnali di pronunciatainversione del trend rialzista quanto piuttosto lapersistenza di un movimento laterale”, commenta un trader.

Calma piatta sul mercato dei titoli di stato con lo spreada 154 punti e il rendimento del Btp decennale al 3,01%. Sul piano delle banche centrali, la presidente della Fed,Janet Yellen, ha confermato oggi l’intenzione di ridurre glistimoli monetari quantitativi all’economia Usa, ma nessunatempistica predeterminata per il rialzo dei tassi diinteresse.

Domani tocca a Mario Draghi con la consueta conferenzastampa al termine di un Governing Council che, a detta dimolti operatori, potrebbe non riservare particolaresorprese.

L’Eurotower confermera’ l’indicazione prospettica (forwardguidance) di tassi di interesse bassi per un lungo periodo ditempo, mentre l’allentamento quantitativo non sembra ancoradietro l’angolo. Con l’euro sempre piu’ forte, oramai aridosso di 1,40 sul dollaro, non e’ escluso un aumento deltono retorico sul mercato dei cambi. ”L’euro sale perche’ molti flussi di denaro si stannospostando, compresi quelli dei fondi pensione giapponesi, suititoli di stato dei paesi periferici dell’Eurozona cheoffrono differenziali di tasso molto remunerativi. Questoabbassa gli spread dei paesi periferici ma ne riduce lacompetitivita’ internazionale a causa della loro scarsaproduttivita’ e basso livello della spesa per investimenti.

Probabile che il mercato continui a spingere la moneta unicaper testare le reali intenzioni di Francoforte sulla politicavalutaria, anche perche’ le altre banche centrali delleprincipali economie sono impegnate in svalutazionicompetitive. Si vuole capire se Draghi abbia l’intenzione eil via libera per passare dalle parole ai fatti”,commenta undealer del mercato dei cambi.

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