Cgil: Camusso, sia casa e non condominio litigioso

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(askanews) – Rimini, 6 mag 2014 – La Cgil deve essere una”casa” e non un ”condominio” che ha di solito una”assemblea litigiosa”. Lo ha detto il segretario generaleSusanna Camusso, aprendo i lavori del Congresso di Rimini. ”La casa comune – ha detto – ha spazi liberi, decisionicomuni, decide l’assemblea, il nostro direttivo, e’ solidaleperche’ insieme si mantiene la casa, la si rende piu’ bella epiu’ partecipata. Ha un vincolo generale unico, quello delleregole e dei comportamenti ed alimenta idee e pluralita’,perche’ conosce il limite collettivo”. Al contrario ”ilcondominio ha porte chiuse, l’assemblea in genere litigiosa,discute per quote di proprieta’, se qualcuno decide puo’mettere anche la porta blindata. Raramente ho visto in uncondominio l’assemblea correre incontro ad un condomino indifficolta’. Gli appartamenti del condominio possonodiventare le nostre strutture, verticali e a volteorizzontali, ed appartamenti del condominio diventano anchele forme organizzate del pluralismo, se troppo spesso sitrasformano in formazioni immutabili. Con l’effetto semprepiu’ evidente di congelare la dialettica e ridurre i tantipluralismi che ci attraversano e che non si organizzano inarea. Ogni appartamento ha la sua democrazia interna, piu’ omeno verticalizzata e propone agli altri il cosi’ ho deciso,al massimo si somma, non piu’ le regole e i comportamentiterreno condiviso di appartenenza. Nel tempo – ammonisce laCamusso – un’organizzazione cosi’ si penalizza perche’ sommae non sceglie, perche’ prevalgono i forti e chi urla di piu’e si perdono di vista i piu’ deboli”.

Per la Camusso ”non si e’ confederali perche’ ognuno di noiattribuisce questa caratteristica al declinare delle suepeculiarita’, si e’ confederali se quella e’ l’identita’collettiva a cui ci si propone di concorrere. Questo e’ ilmale che da tempo ci attraversa, quello che non ha riparonelle semplificazioni plebiscitarie”.

In questa situazione, ha concluso ”piu’ democrazia e’necessaria e si fa mettendosi ognuno di noi un po’ indiscussione, sconfiggendo le solitudini, apprezzando lacoralita’. Utilizzando l’unico principio democratico didecisione, quello che la maggioranza puo’ decidere,assumendosi l’onere della ricerca della piu’ ampiacondivisione”.

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