Bankitalia: permane credit crunch, aumenti capitale banche per 10 mld

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(askanews) – Roma, 2 mag 2014 – Permane il credit crunch, ma lebanche effettuano aumenti di capitale per circa 10 miliardidi euro, e i flussi di nuove sofferenze si attenuano, anchese ”continueranno fino a quando la ripresa non si sara’consolidata”. In pratica, se la ripresa si estende i flussiin entrata di sofferenze bancarie si assottiglieranno sempredi piu’.”All’inizio del 2014 la contrazione del creditobancario si e’ lievemente ridotta.

Le indagini qualitative condotte presso gli intermediaririlevano criteri di offerta piu’ favorevoli per i prestitialle famiglie; le condizioni di accesso al credito per leimprese, seppur in lieve miglioramento, rimangonorestrittive”. E’ quanto emerge dal Rapporto sulla Stabilita’Finanziaria diffuso oggi dalla Banca d’Italia.

”Il deterioramento della qualita’ del credito si e’attenuato”. Bankitalia spiega che sulla posizionepatrimoniale delle banche italiane hanno inciso le ingentirettifiche di valore contabilizzate alla fine del 2013;aumenti di capitale – per circa 10 miliardi complessivi -sono stati intrapresi da diversi intermediari.

La leva finanziaria resta inferiore a quella delle altrebanche europee.

Il flusso di nuove sofferenze sul complesso dei prestiti e’rimasto stabile nell’ultimo trimestre del 2013; datipreliminari indicano che sarebbe diminuito nei primi tre mesidi quest’anno. Le consistenze dei prestiti deterioraticontinuano tuttavia ad aumentare. Le ingenti rettifiche divalore su prestiti contabilizzate dagli intermediari allafine del 2013 hanno assorbito interamente la redditivita’operativa, ma hanno consentito un significativo aumento deitassi di copertura”. Questi sviluppi, accolti favorevolmentedagli investitori, possono contribuire – spiega il Rapporto- a riavviare il mercato dei crediti deteriorati.

Alcune grandi banche ”hanno annunciato – prosegue ilRapporto – iniziative miranti a ottimizzare la gestione diquesti crediti. Prosegue la flessione dei costi operatividelle banche, alla quale contribuisce la razionalizzazionedella rete delle filiali.

Dalla seconda meta’ del 2013 le banche hanno ridotto laconsistenza di titoli pubblici in portafoglio. Il funding gapsi riduce, riportandosi sui valori registrati alla meta’dello scorso decennio. Prosegue, seppur in misura disegualetra intermediari, il rimborso dei finanziamentidell’Eurosistema.

Gli intermediari di maggiore dimensione hanno accresciuto icollocamenti obbligazionari sui mercati internazionali, dovele emissioni nette sono tornate positive”.

Per le compagnie assicurative i rischi derivanti dalprolungato periodo di bassi tassi di interesse restanocontenuti, anche grazie a politiche prudenti in materia direndimenti garantiti. I rischi principali per il settoreassicurativo sono connessi con l’incertezza della ripresaeconomica. La solidita’ delle principali compagnie e’ incorso di valutazione da parte dell’autorita’ europea disettore.

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