Electrolux: Palombella (Uilm), c’e’ poco da stare tranquilli

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(askanews) – Roma, 1 feb 2014 – ”Ci si rivede in sedeministeriale il 17 febbraio”. Lo ricorda Rocco Palombella,segretario generale della Uilm, in un lungo articolopubblicato su ”Fabbrica societa”’ on line dall’inizio dellaprossima settimana.

”Quelli dell’Electrolux – si legge sul giornale sindacale- possono pure continuare a far finta di non esserseneaccorti, ma per quella data dovranno presentarsi al dicasterodello Sviluppo economico con un piano industriale relativo atutti e quattro gli stabilimenti del gruppo elettrodomestico.

Altro che riduzione degli organici, del costo del lavoro echiusura dello stabilimento di Porcia in Friuli VeneziaGiulia;ci vuole un piano vero e proprio, senza ambiguita’,ritrattazioni e cifre incomprensibili. Non ci sono altre vied’uscita per la multinazionale svedese in Italia: e’ cosi’che dovra’ presentarsi al confronto fissato tra le parti, conle carte in ordine e senza alcuna possibilita’ di fugadall’Italia verso l’Est europeo. L’esito di cui stiamoscrivendo e’ una vittoria parziale, perche’ la strada pervincere la battaglia finale e’ ancora lunga. A tal finecontinuera’ la mobilitazione negli stabilimenti di Susegana,Porcia, Forli’ e Solaro. Non sara’ possibile alcunatrattativa diretta tra sindacato metalmeccanico ed azienda,dato che l’unico tavolo legittimato e’ quello aperto almomento presso il dicastero di via Molise, anche se nonescludiamo, nel corso della vertenza in questione, diapprodare direttamente a Palazzo Chigi. Per come si eranosucceduti gli eventi, possiamo affermare che abbiamoribaltato l’agenda che Elettrolux ha cercato di imporre inmodo diretto ed indiretto ad istituzioni e ad opinionepubblica”.

Il leader della Uilm stigmatizza il comportamento dellamultinazionale svedese: ”Il manager Ferrario – sottolineaPalombella – potra’ pure ostentare tranquillita’, ma e’ ormaichiaro che di ridurre lavoro e salario proprio non se neparla. E’ l’esperienza continentale ad insegnarcelo. Fare ilconfronto con esperienze di questo tipo in Europa non regge,perche’, per esempio, come nel caso Wolkswagen in Germania,riguardano realta’ con retribuzioni molto piu’ alte rispettoa quelle italiche. Qui da noi i salari sono talmente bassiche le decurtazioni previste non permetterebbero di vivere.

Se fossi stato al posto di quell’Ad la parola tranquillita’,almeno per un minimo senso del pudore, non l’avrei propriousata. Ci vuole una certa ”faccia tosta” a proporrepiattaforme senza lasciar intravedere contropartite. Laprospettiva di un lavoro che affama e che poi finisce nonpuo’ allettare nessuno. Non funziona in Italia e nonfunzionera’ tra un po’ di tempo nemmeno in Polonia. Di questoil tranquillo Ferrario puo’ star certo. Attendiamo, quindi,di conoscere il piano industriale di Electrolux, specifico edettagliato nei contenuti, per tutti i siti del gruppoall’interno del perimetro nazionale”.

com/rf