Turismo: Unioncamere, +1,9% nel 2013 ma solo grazie a hotel di lusso

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(askanews) – Roma, 2 gen 2014 – L’industria turistica italiana silascia alle spalle il 2013 con un dato di sostanziale tenuta,grazie alla ”volata” iniziata l’estate scorsa: +1,9%rispetto al 2012 il tasso di occupazione nelle strutturericettive, pari al 42,5% delle disponibilita’. Come mostral’Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere e Isnart,e’ solo dal secondo semestre dell’anno che, grazie allevendite estive, i dati sul comparto turistico volgono alpositivo. Le strutture del ricettivo complementare mostrano,infatti, solo dall’estate questa tendenza, dopo un primosemestre di perdite nette, tanto che il saldo di fine annodel comparto e’ identico al 2012 (36,6%). In particolare,saldi negativi di fine anno per i villaggi turistici cheraggiungono appena il 37,7% di occupazione media (-6,9%), irifugi (21,1% in media, -5,4%) ma anche gli ostelli (40,8%,-2,6%) e gli agriturismi (29,3%, -2,4%). Nel compartoalberghiero, invece, la variazione rispetto al 2012 indicaanche nel primo semestre o una stabilita’ o una lievissimacrescita, ma il saldo annuale, pari al 47,5%, mostra unrecupero rispetto all’anno precedente del +3,5%. Le categoriesuperiori registrano tassi medi annui di vendita anche piu’alti: nei 5 stelle il 58,3% (+2,5%), nei 4 stelle 54,9%(+4,6%).

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