Istat: cala traffico aereo in Italia, 47% passeggeri sceglie low cost

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(askanews) – Roma, 19 nov – Dopo due anni di crescita, il 2012 havisto una generale flessione del traffico aereo da e versogli aeroporti italiani: in discesa del 3,4% i movimentiaerei, calo dell’1,3% dei passeggeri e flessione del 4,9% dimerci e posta. A fotografare l’andamento del settore e’l’Istat nel Report sul trasporto aereo in Italia relativo al2012.

Lo scorso anno i passeggeri sono stati 146.930.000, incalo dell’1,3% rispetto al 2011. ”La diminuzione deipasseggeri – spiega l’Istat – riguarda sia i voli di lineasia i charter: i passeggeri trasportati su voli di lineacalano complessivamente dell’1,3%, ma a diminuire sono quellidei voli nazionali (-5,3%) mentre aumentano quelli dei voliinternazionali (+1,9%). I passeggeri sui voli charterdiminuiscono dell’1,1%, la variazione e’ sintesi di un calodel traffico internazionale (-1,7%) e di un aumento di quellonazionale (+10,8%)”. A risentire maggiormente del calo del traffico sono statigli aeroporti di Milano Malpensa (-4%), Roma Fiumicino(-1,8%) e Catania (-9,3%). Su Malpensa, la diminuzione deipasseggeri ha riguardato soprattutto i voli nazionali (-8,6%)e meno quelli internazionali (-2,8%); anche per lo scalo diFiumicino, a penalizzare i dati di fine anno e’ statasoprattutto la componente dei voli nazionali (-8,8%) che difatto ha messo in ombra la crescita del 2% dei voliinternazionali. Gli aumenti maggiori del traffico si sonoregistrati sugli scali di Treviso (che pero’ e’ statoparzialmente chiuso nel 2011) che e’ arrivato a 1,2 milionidi passeggeri e di Bergamo, cresciuto del 5,5%. Quanto alle compagnie maggiormente utilizzate, l’Istatsegnala anche nel 2012 il calo dell’utilizzo dei vettoriitaliani da parte dei passeggeri, la cui quota e’ scesa trail 2007 e lo scorso anno dal 56% al 38%. Il 47% deipasseggeri utilizza voli low cost (46% nel 2011), quota chescende al 24% se si considerano solo le linee aeree italiane(28% nel 2011). Nel 2012 le compagnie aeree commerciali,italiane e straniere, hanno perso, rispetto al 2011, pocomeno di 2 milioni di passeggeri, mentre quelle low cost hannoincrementato il proprio traffico di circa 400 mila unita’.

”Considerando la componente dei vettori italiani, – scrivel’Istat – emerge un forte peggioramento rispetto al 2011, inquanto diminuiscono sia i passeggeri dei voli tradizionali(-1,3 milioni), sia in maniera molto consistente quelli deivoli low cost (-3,4 milioni)”. Se si guarda alle trattenazionali, la Roma Fiumicino-Catania (e viceversa) resta lapiu’ frequentata, superando ancora il collegamento tra RomaFiumicino e Milano Linate, anche se entrambe le direttriciregistrato un calo dei passeggeri. Al di fuori dei confini iprincipali paesi di origine/destinazione internazionale per ivettori italiani sono stati Spagna (poco piu’ di 1,5 milionidi passeggeri), Egitto (circa 1,4 milioni) e Francia (circa1,3 milioni). Se nel 2012 in Italia il traffico e’ sceso, in Europa,invece, si e’ registrata una leggera crescita dell’1%, con1.235 milioni di passeggeri. Il nostro Paese, con una quotadel 9,5%, si colloca al quinto posto nell’UE per numero dipasseggeri trasportati dopo Regno Unito con circa 204 milionidi passeggeri in aumento di 1,6 milioni (e che rappresenta il16,5% del totale), Germania che ha registrato una crescita dicirca 3 milioni di passeggeri a quota 180 milioni (14,6%),Spagna con 160 milioni di passeggeri diminuiti di circa 5 mln(13%) e Francia che ha visto aumentare di circa 3,6 milioni ipasseggeri arrivati a 136 mln (11%). red-lcp/gbt