Bankitalia: Lazio, al 30% disoccupati 15-24 anni. Occupati-2,3%

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(askanews) – Roma, 19 nov – Cresce la domanda di lavoro degli ex’inattivi’, mentre il numero di occupati diminuisce del 2,3%,ma nel 2014 il dato potrebbe essere anche perggioreconsiderando la grande massa di lavoratori in cassaintegrazione che potrebbero perdere il lavoro e le crisiaziendali diffuse nel territorio del Lazio. Nella prima meta’del 2013 e’ sensibilmente aumentato il tasso didisoccupazione, che ha superato il 12 per cento, oltre 2punti percentuali in piu’ rispetto a un anno prima.

L’aumento delle persone in cerca di occupazione e’riconducibile prevalentemente a coloro che hanno perso illavoro; sono pero’ aumentate anche le persone in cerca diprimo impiego. Per i giovani di eta’ compresa tra i 15 e i 24anni, il tasso di disoccupazione ha superato il 30 percento.

E’ il quadro disegnato dalla Banca d’Italia che ha presentatol’Aggiornamento alla Congiuntura Economica dell’Economia delLazio, nella sede di Roma di via XX Settembre, alla presenzadel direttore Paolo Galiani.

L’Aggiornamento Congiunturale – ha detto Galiani – si puo’sintetizzare con ‘incertezza, eterogeneita’ e dispersione’. I settori mostrano infatti che tutta la crescita e’concentrata nel settore farmaceutico, nelle costruzioniancora un forte calo per le opere pubbliche, mentrediminuiscono anche gli investimenti privati. Tuttavia anchese e’ in crescita il settore della farmaceutica, risentonodella crisi il settore delle ceramiche, legato allecostruzioni, e il polo alimentare di Roma e di Latina.

Inoltre, l’export nei primi sei mesi dell’anno segnala unacrescita di solo l’8%, che rappresenta come comparto il 10%del pil nazionale, mentre e’ del 30% del pil, il contributodelle regioni del nord-est. In sostanza l’attivita’ economicarimane contenuta, con propsettive incerte, nella farmaceuticaun parziale recupero dalla primavera. Nelle costruzioni sistabilizza il calo delle compravandite e dei prezzi, anche senellos tesso settore convivono aziende che sono riuscite adinnovare e altre che presentano situazioni delicate.

Nella prima meta’ del 2013 e’ proseguita la riduzionedell’occupazione nel Lazio, avviatasi nel 2011. La Cassaintegrazione guadagni, al netto delle oscillazioni legatealle carenze dei finanziamenti, e’ rimasta prossima ailivelli massimi regi- strati nel 2012. In base all’Indaginedella Banca d’Italia sulle imprese, la riduzione delladomanda di lavoro sarebbe proseguita nel terzo trimestre del2013. Sono inoltre emersi nuovi casi di crisi aziendalerelativi anche a grandi gruppi di rilevanza nazionale, consede e gran parte delle attivita’ localizzate in regione.

In base alla Rilevazione sulle forze di lavoro, nel primosemestre dell’anno il numero degli occupati, che includeanche i dipendenti in cig, e’ diminuito del 2,3 per centorispetto al corrispondente periodo del 2012. Il calo hariguardato tutti i principali settori dell’economia; e’ statoparticolarmente intenso nell’edilizia e diffuso anche neiservizi, che sino allo scorso anno registravano ancora unalieve crescita.

La caduta dell’occupazione continua a essere piu’ intensa peri lavoratori sotto i 35 anni (-8 per cento) e tra gliautonomi (-6 per cento); si e’ inoltre arrestata l’espansionedell’occupazione femminile, che proseguiva da circa undecennio.

Nella prima meta’ del 2013 la riduzione dei lavoratori atempo pieno (-3,2 per cento) e’ stata parzialmentecontrobilanciata dall’espansione del part time, in prevalenzadi natura involontaria, la cui incidenza ha superato il 19per cento del totale. Nel Lazio, come nel resto del Paese, e’proseguito l’incremento dell’occupazione della classe di eta’piu’ avanzata, per effetto delle revisioni normative in campoprevidenziale.

La cig e’ rimasta elevata, pur risentendo dei carentifinanziamenti per quella in deroga. Nei primi nove mesi sonostate autorizzate circa 54 milioni di ore, che equivalgono acirca 42 mila occupati a tempo pieno. La cig ordinaria si e’assestata sui livelli piu’ elevati degli ultimi dieci anni,concentrandosi nella meccanica e nell’edilizia. La cigstraordinaria e in deroga, che include le piccole imprese ele crisi aziendali, si e’ concentrata nei servizi, inparticolare nei trasporti e comunicazioni.

ram