Legge stabilita’: Tesoro, da Ue no bocciatura. Su rischi…(1 update)

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(askanews) – Roma, 15 nov – Nessuna bocciatura da parte dellaCommissione europea alla Legge di stabilita’. Lo si legge inuna nota del ministero dell’Economia che risponde alleconsiderazioni svolte dal commissario Ue Olli Rehn sulleleggi di stabilita’ dei singoli paesi membri. Il Tesorochiarisce inoltre che i rischi segnalati dalla Commissionesono gia’ considerati nell’azione del Governo e sono gia’state messe in campo misure per contrastare eventuali rischisu disavanzo e debito 2014. La Commissione europea nelle comunicazioni di oggi, silegge nella nota, ”sottolinea che ”le leggi di bilancio ditutti i Paesi dell’area Euro non violano in manierasostanziale gli obblighi del Patto di Stabilita’ e Crescita eche non e’ necessario richiedere revisioni dei piani dibilancio”. L’opinione della Commissione sul DDL distabilita’ dell’Italia – rileva la nota – mette in luce ”unrischio che la legge di stabilita’ per il 2014 non assicuriil rispetto delle regole del Patto di Stabilita’ e Crescita.

In particolare, le previsioni della Commissione sottolineanoil rischio che la legge di stabilita’ non consentira’ lariduzione del rapporto debito/PIL in linea con il benchmarkdi riduzione del debito””. Per il Tesoro, ”talevalutazione discende da una stima di crescita del prodottoche, come e’ noto, non coincide con quella del Governoitaliano e comporta implicazioni per le proiezioni di finanzapubblica. Va poi sottolineato – continua il Tesoro – che lacrescita del debito in rapporto al PIL e’ la risultante dellarecessione che si e’ protratta fino al 2013 e del pagamentodei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni (quasi50 miliardi di euro in 12 mesi tra il 2013 e il 2014),operazione concordata con la Commissione europea. Anche ilsostegno finanziario ai Paesi dell’area dell’Euro indifficolta’ ha contribuito alla dinamica del debito.

Inoltre – sono ancora le valutazioni del Tesoro – nelformulare il suo giudizio la Commissione non tiene conto diimportanti provvedimenti annunciati dal Governo, anche se nonformalmente inseriti nella Legge di stabilita’, e gia’ infase di attuazione. Provvedimenti che da un latorappresentano uno stimolo all’economia, dall’altro saranno ingrado di produrre gettito e risparmi di spesa aggiuntivi cheil governo intende utilizzare per ridurre ulteriormente ildisavanzo e il debito del 2014, oltre che per alleggerire lapressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese. Al riguardo- prosegue la nota – possono essere ricordati interventi comela spending review (ricordiamo che il programma di lavoro delCommissario straordinario e’ gia’ stato trasmesso al Comitatointerministeriale, che lo discutera’ nei prossimi giorni), lariforma del sistema fiscale attraverso la delega che ilParlamento sta ormai per varare, il programma diprivatizzazioni, il rientro dei capitali illecitamentedetenuti all’estero, la rivalutazione delle quote delcapitale della Banca d’Italia (sulla scorta di un’analisigia’ effettuata e resa pubblica la scorsa settimana). Questemisure – viene sottolineato – rafforzano il carattereinnovativo della Legge di stabilita’ 2014 che, per la primavolta dopo diversi anni, avvia un percorso di riduzione dellatassazione e di riqualificazione della spesa pubblicatagliando quella corrente ed aumentando la quota destinataagli investimenti, su un arco di tempo triennale, un periodoadeguato affinche’ gli interventi in essa contenuti possanoestrinsecare pienamente i loro effetti”.

Il Governo, puntualizza il Tesoro, ”condivide il giudiziodella Commissione sull’esigenza di continuare a perseguireuna strategia di consolidamento delle finanze pubbliche e diriduzione del debito e ritiene che le misure sopra indicateavranno effetti positivi sui conti pubblici, in linea conquanto richiesto dal Patto di Stabilita’ e Crescita, senzabisogno di ulteriori interventi. Dopo il giudizio dellaCommissione, la Legge di stabilita’ sara’ discussadall’Eurogruppo il 22 novembre prossimo”.

fdv