Legge stabilita’: Commissione Ue, niente deroga su investimenti Italia

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(askanews) – Bruxelles, 15 nov – Per il nostro paese non ci sonole condizioni per avvalersi della clausola degli investimentia sostegno della crescita, in base alla quale le spese asostegno della crescita non vengono tenute in considerazioneai fini del conteggio del deficit. Cio’ per via dell’elevatolivello di debito pubblico, che rischia di ripercuotersi suldeficit. Lo afferma la Commissione europea nel giudizio allalegge di stabilita’. La clausola sugli investimenti pro-crescita e’ importanteper la liberta’ di manovra dei paesi. In base al patto dibilancio europea (o ‘fiscal compact’), tutti i paesi (chesono 25, in quanto il patto non e’ stato sottoscritto da GranBretagna e Repubblica ceca) devono mantenere entro il 3% illivello di deficit rispetto al Pil. La clausola per gliinvestimenti produttivi prevede che le spese per interventi asostegno dell’economia e della produttivita’ non venganoconteggiati in questo calcolo per la soglia del deficit. Oggi la Commissione europea ha concluso che ”l’Italia nonpuo’ beneficiare della clausola per gli investimenti nel 2014in quanto sulla base delle previsioni autunnali dellaCommissione europea non ci sarebbero gli aggiustamentistrutturali minimi richiesti per portare il rapportodebito/Pil verso un livello di decrescita sufficiente”.

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