Cambi: mirate opportunita’ intraday (Analisi Fxcm)

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(ASCA-FXCM) – Roma, 15 nov – In un contesto di generalepoverta’ di dati macroeconomici e di temi di fondo che nonvedono alcuna variazione sostanziale, vale la pena da unpunto di vista squisitamente operativo valutare dove possanoavvenire i movimenti di prezzo piu’ degni di nota dati ilivelli tecnici significativi (vedi UsdJpy) e dove le pochenews possono portare volatilita’ (vedi la sterlina dei giorniscorsi).

Sterlina ancora protagonista.

Dopo la pubblicazione dei dati relativi all’inflazione dimartedi’, registrata al 2.2% contro attese di 2.7%, e deltasso di disoccupazione di mercoledi’, rilasciato al 7.6%contro un precedente 7.7%, e’ stato ieri il turno delleVendite al Dettaglio che su base annuale hanno fattoregistrare una flessione all’1,8% rispetto ad attese di 3% eda un dato precedente rivisto in negativo al 2%. Cio’ in primaistanza ha causato vendite di pound che ha pero’ confermatola sua forza relativa, in particolare contro il dollaroamericano, laddove il cambio GbpUsd non ha mai neanche messoin discussione l’area di supporto cruciale sotto 1,59 maanzi, dopo vendite di brevissimo fino a 1,5980, e’ ripartitoal rialzo fino a sfiorare la soglia di 1,61 il quale potra’restare un obiettivo intraday assolutamente verosimile. Lasettimana calda per la sterlina e’ percio’ terminata ma, perun fine di utilita’ per i prossimi giorni, consente di trarreun sottostante segnale di tenuta del pound che dunque, afronte di una politica monetaria gia’ segnata e difondamentali che non vanno a deteriorarsi, potra’ ancoraessere destinatario di flussi di liquidita’ in acquisto chepotranno e dovranno essere sfruttati operativamente nellaricerca di quei cambi che lo vedono in posizione di forzarelativa rispetto ad altre valute le cui economie mostrerannorelease macro deludenti e tali da permettere spostamentieventuali nelle scelte di politica monetaria nei rispettiviistituti centrali di emissione.

Il Governatore cambiera’, le parole no.

Ci riferiamo naturalmente alla Federal Reserve e al suoneo-Governatore Janet Yellen, che subentrera’ a Ben Bernankea partire da febbraio alla guida della Banca Centrale degliStati Uniti. La Yellen, che ieri ha tenuto una testimonianzadavanti alla commissione bancaria del Senato, ha infattiribadito concetti dei quali si e’ gia’ ampiamente sentito. Inbuona sostanza, e questa non e’ di certo una sorpresa, si e’ribadito che la politica monetaria della Fed restera’accomodante e che verra’ ritirata al momento giusto,rivendicandone ad ora la bonta’. Non vengono infattiintravisti rischi alla stabilita’ finanziaria,disallineamenti dei prezzi ne’ un eccessivo accumulo di levafinanziaria con conseguente rischi di bolle. E ancora unavolta, il famoso tapering, che vedrebbe la riduzione a stepdell’attuale Quantitative Easing 3 da 85 miliardi di dollarial mese, arrivera’ solo quando la crescita sara’ stabile e visara’ uno stabile miglioramento del mercato del lavoro,sebbene naturalmente si sia ammesso che la sua durata nonpotra’ di certo essere perpetua. Dunque nulla di nuovo comeera lecito aspettarsi. Dal punto di vista del mercatovalutario, le conclusioni estraibili sono ancora una voltaper quella che e’ una comoda e funzionale debolezza relativadel dollaro americano in quello che perdura essere una guerratra valute in cui, dati disoccupazioni dilaganti econseguente depressione dal punto di vista delle domandainterna, ciascun area economica tenta di rimanere a galladeprezzando la propria valuta per mantenere alta la voceesportazioni. Perfino l’euro, che non ha esattamente unabanca centrale che assolve a tutte le funzioni che ad unabanca centrale dovrebbero competere, ha visto il taglioulteriore del tasso di riferimento ed e’ riuscita, per quantoresta in posizione di grande forza, a perdere terreno neiconfronti delle altre divise. L’Eurodollaro viene percio’ adessere, in questo momento, la risultante di una lotta tradeboli a rendimenti nulli ma con liquidita’ diverse incircolazione e dunque che ancora difficilmente si risolvera’a favore del biglietto verde che dunque potrebbe tornare adessere venduto per acquistare euro. Anche oggi l’agendamacroeconomica restera’ piuttosto scarna e varra’ percio’ lapena di restare focalizzati sui punti tecnici nell’ambito diuna selezione accorta (come indicavamo in introduzione) deglistrumenti finanziari che presentano i migliori quadrigrafici.

QUADRO TECNICO. EurUsd: ci stiamo muovendo ancora all’interno di quellache puo’ essere definita una correzione che assume lesembianze di flag che si e’ formata su precisi minimicrescenti; dal punto di vista dei massimi si nota invece unacerta discontinuita’ che, unita alla sostanziale tenuta di1,35 come resistenza, indurrebbe a pensare a possibilidiscese una volta superata la media mobile esponenziale a 21periodi del grafico a 4 ore e naturalmente la trendlinecrescente di congiunzione dei minimi a 1,3420 per riprese di1,3385 ed eventualmente dei minimi relativi a partire da1,3330. 1,3420 resta percio’ ancora area di acquisti pertarget a 1,35 il quale, se rotto naturalmente, prospettal’1,3525.

UsdJpy: molto significativa la long white sul daily delcambio che sembra poter restituire rinnovata forza almovimento up del prezzo ben approdato in area 100,20. Vale lapena di considerare ora il formarsi di divergenze regolariribassiste tra prezzo e l’oscillatore stocastico su timeframe a 4 ore e 1 ora. Su quest’ultimo ci troviamo nei pressidella media mobile a 21 periodi che potrebbe nel breverespingere il prezzo da area 100 per leggere risalite che sefalliscono nuovi massimi del prezzo, si arresterebberopermettendo al pattern sul 4 ore di ben scaricarsi fino a99,80 e 99,60 in estensione per target ideali a 99,40. Daseguire particolarmente l’eventuale approdo a 99,80 chepotrebbe portare a riprese della tendenza per i massimirelativi a 100,20 e a quelli ancora piu’ significativi a100,60. EurJpy: ancora regolare il cross nella sua salita fino aldoppio massimo in area 135, con uno stocastico che sul 4 orefornisce la possibilita’ di ritracciamenti oltre 134,50 verso134,20 in primo luogo. Non ancora attivo tuttavia il segnaleshort, vale la pena di ragionare in scia all’uptrend peracquisti in area 134,50 per il 135 e restare in parte inposizione per eventuale break dei massimi verso il primo135,20 e l’ideale 134,50. L’area compresa tra 134 e 133,75resta quella cruciale come supporto.

GbpUsd: come detto nella prima parte, resta confermata laforza del pound che appare da un punto di vista tecnicocapace di riprendere area 1,61 per riprese di 1,6120 da cuipensare, fermo restando eventuali segnali in questo senso, divendere. La prima area di supporto e’ data dal pivot daily a1,6050, completata dal livello di 1,6025.

AudUsd: candele daily controverse sul cambio chetestimoniano pero’ l’importanza di 0,9270 come supporto el’area compresa tra 0,9370 e 0,9390 come resistenza. Nonparticolarmente chiaro il quadro tecnico intraday, cosi’ comei punti dove sfruttare un rapporto rischio/rendimentoottimale. Manteniamo percio’ i riferimenti sopracitatiindividuando il supporto intermedio a 0,9345 utile da potersfruttare in rottura su eventuali incrementi di volatilita’verso le aree di interesse.

Ger30 (Dax): ancora tonico l’indice tedesco che si trovasu punti delicati di resistenza sulla quale potrebbero infinale di settimana paventarsi prese di profitto per ripresadi 9.100 e 9.070. Da un punto di vista tecnico va pero’valutato prima il 9.120 che potrebbe permettere nuovamenteacquisti in ottica 9.154 ed eventuali massimi visti lasettimana scorsa. Con cautela le operazioni corte al di sottodi questo livello a step di 20-25 punti.

XauUsd (oro): oro ancora compreso nel canale discesistaintrapreso a fine ottobre, all’interno del quale ci troviamoin una correzione vicina ora al livello dinamico e statico a1.294/6. Il grafico a 4 ore segnala una potenziale divergenzainversa ribassista con lo stocastico da non implementare senon al superamento al ribasso di 1.284 per veloci prese diprofitto a 1.277 e valutazione di estensioni a 1.269. 1.296punto ideale per buy stop verso 1.305.

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red/mau