Legge stabilita’: domani ultimo giorno protesta. Si ferma mezzo paese

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(askanews) – Roma, 14 nov – E’ l’ultima giornata, ma anche lapiu’ intensa. Domani, venerdi’ 15 novembre, la mobilitazionedi Cgil, Cisl e Uil, per cambiare la legge di stabilita’arriva a coinvolgere tutte le regioni e le province che nonsi sono ancora fermate, cioe’ gran parte del Paese. Sono in sciopero i lavoratori e le lavoratrici dellaLombardia, del Piemonte, del Friuli Venezia Giulia, delTrentino, delle Marche, dell’Umbria, dell’Abruzzo, delMolise, della Puglia, della Sicilia, della Sardegna e dellaCampania. Ma a fermarsi sono anche diverse province: quelledi Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Forli’, Rimini, Ferrara,Ravenna e Cesena in Emilia Romagna; quelle di Reggio Calabriae Catanzaro, in Calabria e quelle di Vicenza, Rovigo, Padovae Venezia nel Veneto.

Contemporaneamente agli scioperi, si svolgono quasi centoiniziative, organizzate a livello territoriale. Evento clou,la manifestazione di Milano, in Piazza della Scala, dove e’previsto l’intervento conclusivo del segretario generaledella Cgil, Susanna Camusso.

red/rf