Media: a Milano protagonisti gli scenari futuri della tecnologia

GEN 6, 1334 -

(askanews) – Roma, 9 nov – Al Museo della Scienza e dellaTecnologia di Milano, ”Gli scenari futuri della tecnologia eil loro impatto sulla comunicazione” diventano i veriprotagonisti, grazie ad un evento di networking tra aziende edi approfondimento di temi legati alla comunicazione e aimezzi digitali. Ne da’ notizia la news letter Media Duemilain corso di distribuzione.

L’incontro, organizzato oggi da PHD (agenzia media e dicomunicazione costruita sulla cultura della forza delpensiero, della creativita’ e dell’innovazione) con la mediapartnership di Publitalia ’80, ha tentato di dareun’interpretazione di come le nuove tecnologie stannocambiando il nostro modo di comunicare e di farecomunicazione in uno scenario sempre piu’ predominato dallamultimedialita’ trasversale.

L’introduzione di Marco Girelli e Vittorio Bucci -rispettivamente CEO e Managing Director di PHD – haevidenziato come questa in cui ci troviamo sia considerata, atutti gli effetti, l’era dell’intelligenza collettiva, chepermette di azzerare le barriere della comunicazione,caratterizzata dall’essere obliqua, istantanea, collettiva.

Ospite d’eccezione Michio Kaku, uno dei personaggi di scienzapiu’ famosi dei nostri tempi, il quale ha parlato della suavisione di come in un futuro prossimo ”accedere a internetin ogni momento della giornata sara’ semplice come accenderela luce in una stanza buia. Utilizzeremo una base (e-paper)su cui scrivere come con la tastiera di un computer – haspiegato Michio Kaku – ma una volta utilizzata potremogettarla come la carta. I computer saranno ovunque e danessuna parte. Potranno essere anche nel vetro di unafinestra, negli occhiali, o addirittura nelle lenti acontatto. Questo produrra’ l’effetto di aggiungere allarealta’ informazioni su richiesta: e’ la cosiddetta realta’aumentata”.

Matteo Cardani, Vice Direttore Generale MarketingPublitalia ’80, ha raccontato dei crocevia che chi opera nelmercato della comunicazione si trova ad affrontare nell’eradella frammentazione e digitalizzazione dei media. ”Eventinon prevedibili” come la moltiplicazione contemporanea deglischermi (televisore, computer, tablet, smartphone) che haportato a un crocevia inaspettato di comunicazione (mobile,digitale, sociale) e che e’ il risultato di un nuovoapproccio, caratterizzato dalla multimedialita’ emultidimensionalita’. ”E il ‘sociale’, la sua capacita’ di creare emozioni -secondo Cardani – sono il fulcro sul quale una pianificazionemedia integrata deve fare leva”.

Infine Mark Holden ha tenuto un appassionante interventosulle tecniche di gamification e su come stanno gia’trasformando il mondo del lavoro. ”Siamo fermamente convinti – ha detto Holden – che ilgioco diventera’ il modo dominante di conoscere, fare ecreare valore nel XXI secolo.

L’Engagement Economy servira’ a migliorare il rapportodelle aziende con i dipendenti ed i clienti attraverso l’usodel gioco, in un nuovo modo di pensare il lavoro”.

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