Bankitalia: Marche, piu’ lenta uscita da crisi alto tasso ‘sofferenze’

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(askanews) – Roma, 8 nov – Piu’ lenta l’uscita dal tunnel per leMarche che registrano il piu’ alto tasso di sofferenzebancarie rispetto al paese. E’ quanto si leggenell’Aggiornamento congiunturale delle Marche diffuso dallaBanca d’Italia. ”Nel corso del 2013 la fase ciclica nelleMarche e’ rimasta sfavorevole. La domanda interna – prosegueil Rapporto – si e’ ulteriormente indebolita, mentre quellaestera ha continuato a fornire un contributo positivo. Laproduzione industriale e’ scesa, soprattutto nei comparti deibeni di consumo durevole per le famiglie, comeelettrodomestici e mobili; nel settore calzaturierol’attivita’ e’ invece rimasta stabile, sostenuta dal buonandamento delle esportazioni dirette al di fuori dell’UnioneEuropea”. Secondo il sondaggio condotto dalla Banca d’Italiaall’inizio dell’autunno, la flessione degli ordini e’proseguita nel terzo trimestre dell’anno, seppureattenuandosi. Nelle Marche, dove la crisi che si e’ avviatanel 2008 ha inciso piu’ in profondita’ che nel restod’Italia, anche l’uscita dalla fase recessiva, che pure siintravvede, ”si profila piu’ lenta”, sottolinea ilRapporto. Il miglioramento del clima di fiducia delleimprese, infatti, e’ meno diffuso: le aziende che siattendono nei prossimi mesi un aumento degli ordini e dellaproduzione eguagliano quelle che segnalano una diminuzione,mentre nel paese il saldo e’ positivo.

Tra i settori, le difficolta’ permangono gravi perl’edilizia: nel primo semestre sono ancora scese laproduzione e le transazioni immobiliari. Soprattutto ilcommercio risente della riduzione della spesa delle famigliee delle difficili condizioni del mercato del lavoro.

Secondo lo studio della Banca d’Italia ”l’occupazione e’diminuita nella media del primo semestre, piu’ chenell’intero paese. Il numero di persone in cerca dioccupazione e’ aumentato di quasi un terzo; con un’offerta dilavoro rimasta pressoche’ invariata, l’incremento deidisoccupati e’ riconducibile soprattutto a chi eraprecedentemente occupato e ha perso il lavoro. Il ricorsoagli ammortizzatori sociali e’ stato ancora ampio: gliinterventi della Cassa integrazione guadagni ordinaria sonoquasi raddoppiati”. Quanto al credito, ”nel primo semestredel 2013 il credito concesso da banche e societa’ finanziariealla clientela marchigiana ha continuato a ridursi. Il caloe’ stato piu’ intenso per i prestiti alle imprese, nelconfronto con quelli alle famiglie. Alla debolezza delladomanda, specie quella per investimenti, si sono ancoraassociate tensioni dal lato dell’offerta, soprattutto pereffetto del peggioramento del rischio di credito dovuto alprolungarsi della recessione. Nel corso della crisi iniziatanel 2008 il tasso di ingresso in sofferenza si e’ mantenutonelle Marche sempre superiore alla media nazionale,raggiungendo un picco a giugno 2013, specie per i creditiall’edilizia. La raccolta bancaria al dettaglio presso laclientela regionale ha continuato a espandersi”.

ram