Finmeccanica: perdita 9 mesi a 136 mln. Taglia stime redditivita’ 2013

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(askanews) – Roma, 7 nov – Finmeccanica ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi in flessione del 3,0% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 9,44 miliardi di euro, con un Ebita passato da 706 milioni di euro a 697 milioni e con un risultato operativo dimezzato a 296 milioni. Il risultato netto e’ sceso da +141 a -136 milioni di euro. Sul risultato ha pesato l’andamento di AnsaldoBreda che, sottolinea Finmeccanica, ”non ha raggiunto alcuno degli obiettivi assegnati realizzando ordini per soli 63 milioni di euro, ricavi per 402 milioni di euro, EBITA negativo per 94 milioni di euro”. Tengono, invece, i comparti ‘core’ dell’Aerospazio e Difesa che hanno raggiunto gli obiettivi di ordini (8.171 milioni di euro) e ricavi (9.978 milioni di euro), hanno superato quelli sull’Ebita (pari a 712 milioni di euro), oltre a ”mitigare parzialmente gli effetti negativi sul Free Operating Cash Flow determinati dai mancati incassi del contratto indiano di AgustaWestland”. Per l’esercizio 2013, il Gruppo prevede comunque di realizzare un utile netto consolidato positivo ”anche grazie al closing dell’operazione di cessione di Ansaldo Energia, previsto entro la fine dell’anno”. Finmeccanica spiega che ”intende individuare soluzioni in termini di prospettive industriali anche per il comparto trasporti, per il quale peraltro le discussioni in corso non hanno sinora consentito la definizione di un assetto adeguato” inoltre la partecipazione detenuta in Ansaldo STS ”verra’ a sua volta gestita nell’interesse della Societa’, dei suoi azionisti e degli azionisti”. Per quanto riguarda le prospettive per l’intero esercizio, il Gruppo spiega che a fronte di ricavi in linea con le previsioni (compresi nel range 15,9 – 16,2 miliardi di euro, al netto dell’effetto derivante dal deconsolidamento del settore Energia), ”il perdurare della grave crisi di AnsaldoBreda non consentira’ di raggiungere gli obiettivi di redditivita’ attesi per il 2013”. In particolare, a fronte di una previsione originaria di Ebita di 1,1 miliardi di euro (equivalente a circa 1 miliardo di euro escludendo il contributo di Ansaldo Energia), ”ad oggi e’ attesa una riduzione pari a circa il 5 – 10%, rispetto al dato senza il settore Energia”. Per quanto riguarda la generazione di cassa, l’andamento di AnsaldoBreda portera’, rispetto ad una previsione originaria positiva per 0,1 miliardi di euro, ad un assorbimento di cassa per un importo compreso nel range 350-450 milioni di euro. fgl/