Crisi: Acri, famiglie esauste. 40 milioni di italiani peggiorano

MAG 7, 1330 -

(askanews) – Roma, 29 ott – Famiglie esauste. ”La crisi hatoccato il momento piu’ nero per le famiglie, ormai esausteda 5 anni di sacrifici e difficolta’, arrivati dopo un lungoperiodo di stagnazione. Gli Italiani sperano sempre meno inun ritorno nel breve alla situazione precedente e sembranoormai preparati a un lungo periodo di difficolta’. Vedono ilmiglioramento lontano e lo pongono in relazione soprattuttoalla crescita dell’economia mondiale o europea anche se, alcontempo, l’Europa viene guardata con crescente diffidenza.

E’ quanto spiega il Rapporto ‘gli Italiani e il Risparmio’realizzato dall’Acri – Associazione di Fondazioni e di Cassedi Risparmio Spa, con Ipsos in occasione della 89esimaGiornata Mondiale del Risparmio che si svolge domani a Roma,alla presenza del ministro dell’economia Fabrizio Saccomannie del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

La crisi – si legge nel ‘Rapporto’ – ”e’ assai grave per il91% degli italiani e l’uscita dal tunnel continua adapparire lontana: poco meno di 3 Italiani su 4 si attendonoche duri almeno altri 3-4 anni, con un’aspettativa di duratamedia sempre elevata: era di poco superiore ai 2 anni nel2009, ai 3 nel 2010, intorno ai 4 anni nel 2011, 2012 e2013.

Cio’ vuol dire che gli Italiani si aspettano di tornare ailivelli pre-crisi soltanto dopo il 2016-2017”. Le famiglieche si sentono in ”crisi di risparmio” sono il 43% controil 42% del 2012 e il 37% del 2011. Questo dato – spiega il ‘Rapporto’ e’ compatibile con ilfatto che le famiglie colpite direttamente dalla crisi, sonoil 30%, con un incremento di 4 punti percentuali rispetto al2012 (erano il 26%). Sono il 26%, percentuale uguale a quelladel 2012, le famiglie che segnalano un serio peggioramentodel proprio tenore di vita (erano il 21% nel 2011 e il 18%nel 2010), mentre quasi la meta’ degli intervistati (il 47%,erano il 46% nel 2012) dichiara di avere difficolta’ amantenere il proprio tenore di vita. Il 25% (come nel 2012)pensa di poterlo mantenere con facilita’ e solo il 2%, cioe’1 italiano su 50, dichiara di aver sperimentato unmiglioramento del proprio tenore di vita nel corso degliultimi dodici mesi: nel 2010 erano il 6%, nel 2011 il 5%, nel2012 il 3%. A fronte di oltre 40 milioni di italiani cheregistrano un peggioramento della propria situazioneeconomica, circa 1 milione di Italiani sta meglio di prima.

Tra coloro che si sono trovati in maggiore difficolta’rispetto al passato quest’anno ci sono i lavoratori direttivi(dirigenti, manager, professionisti e imprenditori): il 24%di essi ha subito un peggioramento (era il 20% nel 2012).

Sempre molto difficile e’ la situazione dei disoccupati e inpeggioramento quella dei pensionati (ha sperimentatodifficolta’ o peggioramenti il 68% di loro, contro il 65% del2012).

Solo in pochi indirizzano il risparmio verso forme diprevidenza complementare: vi e’ iscritto solo il 24% deilavoratori ancora attivi, anche se ben il 79% di loro pensache la riforma delle pensioni abbia aumentato il bisogno diaderire a un fondo pensione.

ram