Vendite dettaglio: Coldiretti, aumento si spiega con flop vacanze agosto

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(askanews) – Roma, 25 ott – L’aumento delle vendite al dettaglioad agosto spinta dagli alimentari (+1%) si spiega purtropposoprattutto con il fatto che 3 milioni di italiani in piu’rispetto allo scorso anno sono rimasti a casa ad agosto ehanno continuato a fare la spesa perche’ hanno tagliato levacanze, ma anche i pasti ai ristoranti, pizzerie etrattorie. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare idati Istat sul commercio al dettaglio ad agosto che aumentanodell’uno per cento per gli alimentari e in particolare dello0,6% negli ipermercati, dell’1,3% nei supermercati e del 3,6%nei discount alimentari mentre calano dello 0,9% i piccolinegozi.

Nel mese di agosto di quest’anno un numero maggiore diitaliani – sottolinea la Coldiretti – e’ stato costretto arimanere a casa, ma anche molti di quelli che sono andati invacanza hanno preferito andare ad acquistare i prodottialimentari nel commercio al dettaglio piuttosto che mangiarefuori casa come dimostra la grave crisi che ha subito laristorazione turistica. Purtroppo la crisi continua a pesareancora molto sui consumi e costringe gli italiani ad unaspending review che riguarda i luoghi di consumo alimentare ele modalita’ di fare la spesa.

Con la crisi si dice addio al negozio di fiducia e quasila meta’ degli italiani (47%) si reca in diversi esercizicommerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costameno, magari aiutati da internet e volantini sui quali e’guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondol’indagine Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013. Con il 71% deiconsumatori che dichiara di confrontare con piu’ attenzionerispetto al passato i prezzi, gli italiani – sottolinea laColdiretti – sono costretti a trasformarsi in veri detectivedella spesa: il 62% va a caccia delle offerte speciali 3 per2 e degli sconti e il 42% cerca sempre e comunque i prodottiche costano meno. Mai come nel passato – sottolinea la Coldiretti – fare laspesa e’ diventata una sfida alla ricerca della maggioreconvenienza che richiede fatica e tempo, portando gliitaliani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare.

A cambiare – conclude la Coldiretti – sono anche le tipologiedi prodotti che si mettono nel carrello con il 49% degliitaliani che preferisce acquistare prodotti locali e solol’11% quelli di una grande marca nazionale, mentre per il 32%e’ indifferente e si guarda solo al prezzo o alla qualita’.

red/cam