Crisi: Cia, crollo fiducia consumatori primo effetto dell’aumento Iva

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(askanews) – Roma, 24 ott – La fiducia dei consumatori torna dinuovo giu’ e cresce il pessimismo sulla situazione economica.

E’ l’effetto piu’ immediato del nuovo aumento dell’Ivascattato il primo ottobre, che si e’ inserito in un contestogia’ di crisi, con gli italiani costretti a fare i conti conil crollo del potere d’acquisto (-1,7% nei primi sei mesi del2013) e la disoccupazione al top dal 1977. Lo afferma laCia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai datiIstat diffusi oggi.

In uno scenario del genere, dove 16 milioni di famigliedevono ‘tagliare’ perfino su cibo e sanita’, l’incrementodell’Iva di un punto percentuale non fa che rendere tuttoancora piu’ difficile, osserva la Cia. Perche’ non si puo’ignorare che l’aumento dell’imposta va a coinvolgere il 60%dei consumi: dall’abbigliamento al pieno di benzina, dal vinoai mobili per la casa, dal pc alle parcelle dei liberiprofessionisti, con un costo gia’ stimato per famigliacompreso tra i 200 e i 300 euro annui.

I consumi sono tornati ai livelli di trent’anni fa,ricorda la Cia. Dall’inizio della crisi sono diminuiti quasidel 40% viaggi e vacanze, ma soprattutto le famiglie hannodovuto ridurre il budget a disposizione per la spesaalimentare di oltre 12 miliardi di euro, al netto delladinamica dei prezzi. Nessuna categoria merceologica e’ uscitaindenne dai tagli, anche se i cali di spesa piu’ pesanti nel2013 sono stati per pesce (-18,4%), carne rossa (-4%), pasta(-9%) e latte fresco (-7,5%).

Bisogna fare un passo indietro sull’Iva – avverte la Cia -e ridare un segnale di fiducia a famiglie e imprese.

Continuando su questa strada, invece, si deprime ancora dipiu’ la crescita e si allontana la ripresa dell’economia.

red/mau