Ue: non c’e’ accordo su bilancio 2014, conciliazione Parlamento-Consigli

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(askanews) – Bruxelles, 23 ott – Non c’e’ accordo sul bilanciodell’Unione europea 2014 in seconda lettura, e Parlamento eConsiglio Ue avviano quindi la fase di conciliazione percercare di approvare in ultima battuta la proposta di budgetper il primo dei sette anni del nuovo bilancio settennalecomunitario (Mff 2014-2020). Ora ci sara’ tempo fino al 13novembre per cercare un accordo, altrimenti la Commissioneeuropea dovra’ presentare una nuova proposta di budget 2014.

Con 480 voti a favore, 119 contrari e 86 astensioni l’Auladel Parlamento europeo a Strasburgo ha adottato la relazioneJensen (Alde) che chiedeva di eliminare i tagli propostidagli stati membri in materia di ricerca e occupazione,rendendo impossibile la chiusura del dossier. Il bilancio continua dunque a infiammare il dibattitocomunitario. A dividere sono le cifre: dei 960 miliardi diimpegni e 908 miliardi di spesa per l’intero settennio, soloper il 2014 il Consiglio Ue aveva proposto di liberarne,rispettivamente, 141,8 miliardi e 134,8 miliardi (240 milioniin meno di impegni e 1,06 miliardi in meno di pagamentirispetto alla proposta della Commissione). Una propostabocciata oggi dal Parlamento che ha votato per destinare alprossimo anno 142,6 miliardi in impegni e 136,1 miliardi inpagamenti. Seguendo le raccomandazioni della commissione Bilanci,l’Aula del Parlamento ha respinto i tagli proposti dalConsiglio a luglio in quei comparti che i deputati europeireputano ”vitali” per rilanciare l’economia (agendadigitale, ricerca, imprenditorialita’ e misure perl’occupazione).

A dividere ci sono anche le proposte emendative albilancio del prossimo anno, vale a dire le correzioni agliimporti indicati e su cui non c’e’ ancora accordo. Laconciliazione tra Parlamento e Consiglio affrontera’ anche laquestione dell’adeguamento del bilancio previsto perl’aumento dell’assistenza finanziaria a Cipro (100 milioni dieuro attraverso fondi strutturali, proposta emendativa 1), eper la spesa agricola e gli accordi internazionali in materiadi pesca (prevista una riduzione di impegni per 4,9 milioni,proposta emendativa 2). La partita e’ complessa, come ricorda il presidente dellacommissione Bilanci, Alain Lamassoure (Ppe). Al momento sistanno negoziando i bilanci rettificativi per il 2013, ilbilancio 2014 e il bilancio pluriennale 2014-2020.

”Chiariamo una cosa: il Parlamento non permettera’ chedeficit sia riportato all’anno prossimo”. Cioe’ ilParlamento non vuole che si ripetano le pratiche passate ditrasferire pagamenti previsti inizialmente per un annofiscale a quello successivo. Non dunque insomma ammessislittamenti nei pagamenti da un bilancio all’altro. bne/mau