Bce: fissata Road Map per ripristinare fiducia su banche Eurozona

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(askanews) – Roma, 23 ott – La Road Map per ripristinare lafiducia degli investitori e dei risparmiatori nelle banchedell’Eurozona ha tempi certi, snocciolati oggi dalla Bce. L’analisi complessiva sullo stato di salute delle banchedell’area euro verra’ avviata dalla Bce, in cooperazione conle autorita’ nazionali di vigilanza, a partire dal prossimomese di novembre.

Sulla base della dimensione dei bilanci al 31/12/2012 sonostate selezionate circa 130 banche, di cui 15 italiane. Sitratta di Banca Carige, Mps, Creval, Bper, Bpm, PopolareSondrio, Popolare Vicenza, Banco Popolare, Credem, Iccrea,Intesa SanPaolo, Mediobanca, Unicredit, Ubi Banca, VenetoBanca. Le 130 banche selezionate non necessariamente finirannotutte sotto la vigilanza della Bce, in quanto l’analisi,condotta sulla base dei risultati di bilancio al 31/12/2013,si concludera’ nell’ottobre del 2014. Molte cose potrebberocambiare, a partire dalla stessa dimensione dei bilanci, siaper effetto del deleveraging e sia per effetto di fusioni.

Per cui potrebbero poi finire sotto l’ala di Francoforte nomioggi assenti, come potrebbero uscire dalla lista alcuni deinomi gia’ presenti. Il campione sotto esame e’ comunquesignificativo in quanto rappresenta l’85% del sistemabancario dell’Eurozona e consentira’ alla Bce di avere unoscreening accurato del settore prima di assumere, nelnovembre 2014, la vigilanza bancaria sui principali gruppibancari.

Il processo avviato dalla Bce si compone di tre elementi:analisi di natura qualitativa e quantitativa sui rischi,sulla posizione di liquidita’, sul grado di leva e sullaraccolta; revisione della qualita’ degli attivi permigliorarne la trasparenza e l’adeguatezza, la valutazionedelle garanzie e il livello degli accantonamenti; stress testsu scala europea e non limitati allo sola Eurozona, incollaborazione con l’Eba, l’autorita’europea per laregolamentazione bancaria, dove verranno esaminate lecapacita’ di resistenza degli istituti di credito asituazioni avverse, ancora da definire.

Il parametro di riferimento per determinare l’esistenza omeno di un deficit patrimoniale sara’ il Common Equity Tier1, non dovra’ scendere sotto l’8% dell’attivo ponderato peril rischio. Si tratta di una definizione leggermente piu’restrittiva di quella adottata dall’Eba (Core Tier 1) che,pero’ al pari delle definizione Eba, non esclude, per lebanche che stanno in piedi ma prive di accesso al mercato deicapitali, di colmare il deficit patrimoniale con all’aiutostatale. Questo punto e’ stato sottolineato piu’ volte dallostesso presidente della Bce, Mario Draghi. Senza la presenzadi un paracadute pubblico pronto ad aprirsi, il cosiddetto”backstop”, banche sane ma sottocapitalizzate potrebberosubire gravi danni reputazionali capaci anche di alimentareingiustificate fughe dei depositanti.

Trattandosi di un esame complessivo che interessa sistemibancari molto differenti, particolare attenzione e’ statadedicata a limare alcune anomalie nel trattamentoregolamentare alcune attivita’.

In Italia la vigilanza bancaria sui prestiti e’ moltorigorosa, per esempio un credito non rimborsato, finisce insofferenza, anche se assistito da garanzie reali, cosa chenon avviene in altri paesi. C’e’ poi il problema del Level 3, i cosiddetti prodottiderivati e strutturati del credito per i quali non esiste unmercato che ne valuti il loro reale valore, ma ci si affida amodelli interni estremamente discrezionali, un fenomeno pocorilevante nei bilanci della banche italiane, ma moltosignificativo per altre banche dell’Eurozona. Su questi due punti e’ stato raggiunto un accordo cheomogeneizza le definizioni, c’e’ ora da sperare che questedefinizioni vengano effettivamente applicate in modo omogeneolasciando poco spazio alle interpretazioni discrezionali. ”Credo che occorrera’ andare in tutte le banche in Europaper esaminarle con gli stessi criteri e questo e’ quello chesara’ fatto”, ha spiegato oggi il governatore della Bancad’Italia, Ignazio Visco, a Palazzo Altieri, a margine dellapresentazione del libro su Paolo Baffi ‘Parola digovernatore’.

men/mau