Legge Stabilita’: Adusbef, va cambiata. Spostare peso sulle banche

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(askanews) – Roma, 22 ott – La legge di stabilita’, qualora nondovesse essere modificata dal parlamento, stabilizza gliesclusivi interessi dei banchieri, con regali fiscali di 19,4miliardi di euro dal 2015 al 2022, ben 2,4 miliardi di eurol’anno (eccetto per il 2014, dove le banche pagherannomaggiori tasse per 2,3 miliardi); garantisce le obbligazionitossiche erogate dalle banche allo Stato per un valore di 160miliardi di euro; appesantisce l’odioso tributo Imu, conmaggiori oneri che vanno da un minimo di 2,1 fino a 7,5miliardi di euro, a seconda dell’aliquota decisa daicomuni”. Cosi’ in un comunicato le associazioni deiconsumatori Adusbef e Federconsumatori.

La relazione tecnica alla finanziaria, conferma nei dati enelle cifre – si legge – quanto era stato stimato daiconsumatori, un regalo alle banche di quasi 20 miliardi, unalievissima riduzione del cuneo fiscale, ossia 1,5 miliardi dieuro messi nella posta in bilancio, che portera’ in bustapaga mezzo caffe’ al giorno ai prezzi attuali di 0,70centesimi (qualora non dovesse aumentare con l’Iva), che perun reddito annuo da 15.000, garantisce l’aumento in bustapaga da 182 euro l’anno, ossia 14 euro al mese compresa latredicesima.

Inoltre la clausola di garanzia sulle entrate, una vera epropria trappola tributaria, prevede di aumentare le acciseaggiungendo al danno la beffa, qualora nel 2015 ilcommissario inviato dal FMI non dovesse riuscire nell’operadi macelleria sociale con i tagli di ben 3 miliardi di euroalle agevolazioni fiscali per i lavoratori (detrazioni perspese mediche, asili nido, ecc.), invece di tagliare iprivilegi dei tecnocrati e della burocrazia statale.

Inoltre, per l’Adusbef e la Federconsumatori, la nuova Tasi,che confluira’ nella Trise, gravera’ sulle spalle degliitaliani in misura maggiore dell’Imu, stimata per il 2014 conun maggior onere, rispetto al 2012, che potra’ oscillare daun minimo di 2,1 miliardi (+8,86%) fino a 7,5 miliardi(+31,65%) secondo l’aliquota che verra’ decisa dai comuni,con l’aggravante di colpire le fasce sociali piu’ deboli e lefamiglie numerose, che avevano detrazioni fiscali abrogate(alla faccia della centralita’ famigliare).

Adusbef e Federconsumatori chiedono al Parlamentodimodificare radicalmente la Legge di Stabilita’ spostando ilpeso che grava sui piu’ poveri (pur all’interno dei saldi)sulle banche che la crisi hanno determinato, e inoltre le dueassociazioni chiedono al primo ministro Enrico Letta, dirompere quella camicia di forza imposta dall’Europa, che hagenerato poverta’, miseria, recessione, modificandoradicalmente quei diktat imposti dalla Germania voltiall’ossessiva politica al rigore di bilancio, incompatibilecon la recessione economica e la prolungata crisi sistemica,che impedisce la ripresa ed uccide i consumi.

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