Fisco: Cgia, nel 2014 piu’ tasse a pensionati e su redditi medio-alti

70 6, 1326 -

(askanews) – Roma, 19 ott – A seguito dell’aumento dell’Iva edegli effetti riconducibili alle principali misure fiscaliintrodotte dalla legge di Stabilita’, nel 2014 i pensionatisubiranno un aggravio fiscale oscillante tra i 74 e i 144euro: mentre le famiglie con redditi medio alti subiranno unmaggior prelievo tra i 70 e i 357 euro. Per le famiglie conredditi bassi, invece, i vantaggi arriveranno a toccare i 141euro.

I conti sono stati realizzati dall’Ufficio studi dellaCgia, che ha analizzato gli effetti economici delleprincipali misure fiscali che graveranno l’anno prossimosulle famiglie italiane. Le tipologie famigliari prese in esame sono cinque: unpensionato single; un giovane lavoratore dipendente single;una coppia bireddito con un figlio; una famiglia monoredditocomposta da tre persone e una famiglia monoreddito compostada quattro persone.

In queste simulazioni la Cgia ha tenuto contodell’introduzione della Tasi (la nuova tassa sugli immobili)e dell’aumento delle detrazioni Irpef che interesseranno soloi lavoratori dipendenti. Entrambe le misure scatteranno apartire dal 2014. Inoltre, e’ stato stimato anche l’ effettoeconomico che l’aumento dell’Iva produrra’ l’anno prossimosui bilanci delle famiglie italiane.

”In attesa di poter analizzare il testo ufficiale dellalegge di Stabilita’ – esordisce il segretario GiuseppeBortolussi – ci siamo avvalsi delle indiscrezioni apparse inquesti giorni sulla stampa specializzata. Se le note incircolazione saranno confermate, coloro che non possonogodere delle detrazioni Irpef da lavoro dipendente, come ipensionati o i lavoratori dipendenti con un reddito superioreai 55.000 euro, subiranno, rispetto al 2013, un aumento delprelievo fiscale. Infatti, dovranno farsi carico siadell’aggravio Iva sia della reintroduzione della nuova tassasulle abitazioni principali che quest’anno non hannopagato”. ”Le famiglie con redditi attorno ai 20-22.000 euro circa,invece, godranno di un saldo positivo: la dimensione deltaglio dell’Irpef, infatti, sara’ maggiore dell’aumentodell’Iva e dell’importo da versare con la Tasi”.

Visto che i sindaci potranno applicare la Tasi conun’aliquota oscillante tra lo zero e il 2,5 per mille,abbiamo ipotizzato due opzioni: aliquota all’1 per mille ealiquota al 2,5 per mille. La prima ipotesi dovrebbe essere quella piu’ plausibile.

Si tratta ovviamente di simulazioni basate su ipotesi ditassazione che, per quanto riguarda le detrazioni Irpef e laTasi, non sono ancora state definite ufficialmente: pertanto,questi risultati vanno valutati con prudenza, conclude laCgia.

com-rba/mau