Nestle’: Coldiretti, ha gia’ San Pellegrino, Buitoni e Perugina

89 , 1325 -

(askanews) – Roma, 17 ott – Dalla Perugina alla Buitoni finoall’Antica Gelateria del Corso e alla San Pellegrino sono ipezzi piu’ pregiati del Made in Italy che sono da anni nellemani della multinazionale svizzera Nestle’. E’ quanto emergeda una analisi della Coldiretti, in relazione alle vocisull’interesse del colosso elvetico per l’italianissimaFerrero, dalla quale si evidenzia che sono gia’ pari ad oltre10 miliardi il valore dei marchi storici dell’agroalimentareitaliano passati in mani straniere dall’inizio della crisiche ha favorito una escalation nelle operazioni diacquisizione del Made in Italy agroalimentare.

Negli anni Novanta – sottolinea la Coldiretti – eranostate Locatelli e San Pellegrino ad entrare nel gruppoNestle’, anche se poi la prima era stata ”girata” allasolita Lactalis (1998). La stessa Nestle’ possiede gia’ dal1993 il marchio Antica gelateria del Corso e addirittura dal1988 la Buitoni e la Perugina. Nel 2013 rischia cosi’ diaccelerare ulteriormente il fenomeno che sta vedendo pezzipregiati del made in Italy agroalimentare, e non solo, finirein mani straniere. Nel luglio scorso era stata annunciata ladecisione della societa’ Averna di cedere l’intero capitaledell’azienda piemontese detentrice dello storico marchio deidolci al gruppo Toksoz in Turchia che e’ il maggiorproduttore mondiale di nocciole.

Un’operazione che segue da vicino l’acquisizione da partedella multinazionale del lusso Lvmh di una partecipazione dimaggioranza nel capitale sociale della PasticceriaConfetteria Cova proprietaria della societa’ CovaMontenapoleone Srl, che gestisce la nota pasticceriamilanese, mentre l’ultimo colpo nelle campagne toscane e’stato messo a segno – sottolinea la Coldiretti – da unimprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong, che haacquistato per la prima volta un’azienda vitivinicolaagricola nel Chianti, terra simbolo della Toscana per laproduzione di vino: l’azienda agricola Casanova – LaRipintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del GalloNero.

Nel 2013 – conclude la Coldiretti – si e’ verificato ilpassaggio di mano del 25% della proprieta’ del riso Scotticeduto dalla famiglia pavese al colosso industriale spagnoloEbro Foods.

red/cam