Legge stabilita’: sindacati p.i., una doccia fredda. Sara’ mobilitazione

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(askanews) – Roma, 16 ott – ”Le notizie sulla Legge diStabilita’ e i testi circolati sono una doccia fredda per ilavoratori dei servizi pubblici. Aspettiamo il testodefinitivo e quantomeno un incontro con il Governo, inparticolare con il Ministro Gianpiero D’alia, per avere dellespiegazioni. Non possiamo escludere, nel caso in cui questoassurdo mutismo e la repentina chiusura al confrontodovessero perdurare, il ricorso a una forte mobilitazionegenerale”. Lo affermano in una nota congiunta RossanaDettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e BenedettoAttili – rispettivamente Segretari Generali Fp-Cgil, Cisl-Fp,Uil-Fpl e Uil-Pa . ”Non basta affermare – aggiungono i quattro sindacalisti- come fa il Ministro D’alia, che il blocco del 2014 erastato deciso in Consiglio dei Ministri ad agosto. Prevedereil pagamento dell’indennita’ di vacanza contrattuale per glianni 2015-2016-2017, ovvero un parziale recuperodell’inflazione, vuol dire di fatto allungare il blocco dialtri 4 anni. Lo sappiamo noi come lo sa il Ministro.

Piuttosto apra subito il tavolo sul rinnovo contrattuale comedice di voler fare e come abbiamo chiesto nella nostrapiattaforma unitaria. E’ quello lo strumento per migliorare iservizi, individuare la spesa improduttiva, introdurre icosti standard e recuperare le risorse per le retribuzionidei lavoratori”. ”I dipendenti pubblici – aggiungono i sindacalisti – sonosempre e comunque nel mirino: dal blocco dei contrattiall’inasprimento del turn over, dalla eliminazionedell’indennita’ di vacanza contrattuale per il 2013 e 2014 altaglio degli straordinari ed ancora la rateizzazione dellaliquidazione. Prevale la logica dei tagli lineari, incontraddizione con quanto garantito dal Presidente delConsiglio Letta e dal Ministro dell’Economia Saccomanni. Nonsiamo disposti ad accettare questo nuovo colpo pesantissimoalla P.A. – concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili -che spiana ancor di piu’ la strada a chi ha come obiettivol’azzeramento dei servizi pubblici”.

red/glr