Finmeccanica: Pansa, F-35 da 15 anni base pianificazione difesa Italia

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(askanews) – Roma, 16 ott – ”Sull’F-35 si basa tutta la pianificazione dei sistemi di difesa del paese per l’aeronautica e la marina”, per scelte della politica ”fatte 15 anni fa e successivamente consolidate”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Finmeccanica Alessandro Pansa, intervenuto in audizione presso la IV commissione difesa della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma destinati alla difesa in vista del consiglio europeo di dicembre. ”E’ bene ricordare – ha aggiunto Pansa – che sul programa F-35 e’ stato gia’ investito un miliardo di euro in attivita’ di training tra il 1998 e il 2008/2009, e’ stata costruita nave Cavour per accogliere aerei a decollo verticale, e l’unico modello esistente con l’Harrier in pensione e’ l’F.35, ed e’ stata infine costruita la Faco di Cameri”. Il cacciabombardiere di Lockheed Martin, ha affermato l’a.d. di Finmeccanica, costa per unita’ ”tra i 90 e i 95 milioni di euro, un costo comprensivo dei sistemi d’arma, tra cui armamenti Oto Melara e sistemi avionici di Selex”. La riduzione della partecipazione italiana da 131 a 90 velivoli ha portato ”da 1000 a 800” i sistemi di ala costruiti nel nostro paese, ed e’ stato necessario ”un emendamento al contratto originario perche’ altrimenti la riduzione avrebbe significato la perdita per l’industria nazionale di grip” per la produzione dell’aereo, che invece ”porta a casa dal punto di vista complessivo ricavi potenziali per circa 10 mld di dollari” con ”circa 90 aziende italiane coinvolte”, contratti gia’ stipulati per ”715 milioni di dollari, 565 dei quali per Finmeccanica”. In termini d’occupazione, la riduzione del numero dei caccia ”sul sistema costruito attorno al programma ha impatti su personale ed impianti pensati per 130 pezzi”. Per questo Finmeccanica ”insieme all’aeronautica militare” lavora per compensare attraverso ”ritorni industriali” derivati dall’attivita’ di manutenzione, anche dell’avionica, per i velivoli F-35 ”inglesi, olandesi e norvegesi oltre a quelli Usa di stanza in Europa”. ”Per come e’ attrezzata Cameri, struttura unica in Europa – ha precisato Pansa – riteniamo ipotizzabile un’occupazione qualificata che negli anni possa superare le 5000 persone”. Guardando al Consiglio europeo di dicembre, e confermando un pieno coinvolgimento di Finmeccanica anche nel programma Eurofighter, ”favorendone la vera attivita’ di oggi che e’ l’esportazione, oltre ad essere la spina dorsale del sistema di difesa aerea italiano”, Pansa ha evidenziato la necessita’ di guardare a sistemi duali e ad un programma ”comune di sviluppo di tecnologie per uso civile e militare” su velivoli non pilotati. gbt