Bankitalia: obiettivo legge stabilita’ calo fisco ma servono riforme

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(askanews) – Roma, 16 ott – ”Il 15 ottobre il Governo haapprovato il disegno di legge di stabilita’. In base alledichiarazioni ufficiali, le misure mirano, oltre a conseguiregli obiettivi programmatici indicati nella Nota diaggiornamento, ad attuare una prima riduzione della pressionefiscale, finanziata anche con riduzioni di spese”. Tuttavia,”il concretizzarsi di queste ipotesi richiedera’ lastabilita’ del quadro interno e la continuita’ del processodi riferma”. Cosi’ il Bollettino Economico della Bancad’Italia diffuso oggi.

L’avanzo primario aumenterebbe dal 2,9 del 2014 fino al 5,1per cento del pil nel 2017, ricorda il documento Bankitalia.

”Per gli anni 2014-17 il governo pianifica introiti pari a0,5 punti percentuali di pil l’anno derivanti daprivatizzazioni e dismissioni del patrimonio dello Stato, afronte dell’1% l’anno programmato, gia’ a partire dal 2013,nel DEF”.

La riduzione – precisa la Banca d’Italia – ” e’ attribuitaalla difficile situazione del mercato finanziario e di quelloimmobiliare.

Il debito pubblico comincerebbe a scendere, sia purlievemente, gia’ dal 2014 (al 132,8 per cento del pil),nonostante ulteriori pagamenti di debiti pregressi per 20miliardi”. La riduzione proseguirebbe poi ”in modo piu’marcato negli anni successivi, portando nel 2017 il rapportotra il debito pubblico e il prodotto al 120,1 per cento(117,3 nel DEF di aprile)”. Il profilo programmaticodelineato nella Nota di aggiornamento e’ ”sostanzialmentecoerente con le nuove regole di bilancio europee, incentratesull’andamento strutturale dei conti pubblici e sulladinamica del debito”, dice il Bollettino Economico.

Per l’anno in corso e per il 2014 il quadro macroeconomicodelineato dal governo presenta limitati scostamenti rispettoalle previsioni della Banca d’Italia pubblicate lo scorsoluglio, che hanno trovato alcune conferme nelle informazionicongiunturali successive. Per gli anni 2015-17 si delinea unacrescita superiore alle previsioni di consenso, in quanto siassume il pieno realizzarsi degli effetti delle riformestrutturali introdotte nel passato biennio e un significativomiglioramento degli spread sui nostri titoli di Stato”.

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