P.A.: sindacati, a rischio oltre 70 mila lavoratori

AGO 4, 1324 -

(askanews) – Roma, 11 ott – ”Dopo dei piccoli passi in avanti eil recepimento di alcune nostre proposte, il voto in Senatoha spazzato via ogni dubbio: non c’e’ la volonta’ politica dirisolvere il problema del precariato nella Pubblicaamministrazione e quanto avvenuto in commissione bilancio delSenato, ne e’ una chiara dimostrazione. Chiediamo un percorsoper dare certezza ai lavoratori con contratto a tempo e perevitare drammatiche ripercussioni sui servizi ai cittadini ealle imprese”. Secco il giudizio dei segretari generalidelle categorie del lavoro pubblico di Cgil, Cisl e Uil,Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp),Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa), inmerito al voto in Senato sul Decreto PubblicaAmministrazione.

”Quello della camera alta e’ stato li’ennesimo gioco diprestigio n continuano i sindacalisti – per altro goffo. Neltesto approvato non c’e’ nemmeno una vera e propria prorogadei contratti, che e’ limitata a quelle poche amministrazionilocali che avranno i margini per permettersela. Proroga cheassolutamente dovra’ essere fatta prima della scadenza difine dicembre, se si vuole evitare la paralisi dei servizi.

Oltre a quelle di lavoratori interinali, collaboratori elavoratori socialmente utili, per cui non era gia’ previstaalcuna salvaguardia, potrebbero quindi verificarsi un numerosuperiore alle 70mila espulsioni di lavoratori, anche a tempodeterminato. E parliamo di lavoratori senza ammortizzatorisociali.”. ”Per questo avevamo proposto emendamenti importanti altesto e chiesto di migliorare il decreto. Nei fatti abbiamoassistito a un dibattito pubblico paradossale, con accuse disanatoria da una parte e tiepidi trionfalismi dall’altra. Eper questo gia’ martedi’ 15 ottobre, a partire dalle ore 10,terremo una prima iniziativa unitaria presso la SalaConferenze in Piazza Montecitorio 123n concludono Dettori,Faverin, Torluccio e Attili n per avanzare le nostre propostee rispondere a questo ennesimo atto di irresponsabilita”’.

red/glr