Immobiliare: sentiment, avvisaglie di ripresa. Stop a caduta prezzi

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(askanews) – Roma, 11 ott – Si manifestano avvisaglie di ripresasecondo la rilevazione del Sentiment del mercato immobiliareper il II quadrimestre 2013. Lo evidenzia l’Indice Fiups,acronimo di Federimmobiliare, Universita’ degli Studi diParma e Sorgente Group Spa. L’indice nel secondo quadrimestre2013 e’ salito – anche se di poco – da 17,67 a 18,56.

Rispetto ai mesi precedenti gli operatori immobiliariintervistati hanno dunque espresso maggiore fiducia nelfuturo rispetto alla situazione attuale. Si e’, infatti,passati da un atteggiamento di stabilita’ tendente alpessimismo ad un leggero ottimismo nel 2013.

PREZZI E OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO. Parlare di risalitasarebbe forzato, ma gli intervistati indicano per la primavolta da tanti mesi una marcata tendenza alla stabilita’contro la riduzione dei prezzi lamentata in precedenza. Peril settore degli alberghi, il 44% circa degli operatoriindica stabilita’, a discapito degli immobili industriali,che continuano a risentire di una congiuntura negativa.

Diminuiscono inoltre i tempi medi di vendita e lo scontomedio praticato dal venditore rispetto al passato. Per quantoriguarda le opportunita’ d’investimento, il Nord Est e ilNord Ovest presentano le migliori chance soprattutto nelsettore industriale (per il 60% circa degli intervistati) eper quanto riguarda gli uffici (57%). Ma le aspettative perl’andamento del residenziale migliorano in particolare per ilCentro Italia, e per Roma in particolare. Milano brilla pergli uffici, al primo posto tra le localita’ che presentano lemigliori opportunita’ di investimento. La citta’, che vuoleaccreditarsi come capitale della moda, mostra segnali diripresa in tutto il settore terziario. A livello di immobiliindustriali, Torino e’ seconda solo a Milano, mentre nelsettore uffici vanno meglio Milano e Roma. In quest’ottica,per la citta’ piemontese gli operatori vedono prima di altrigli effetti benefici della ripresa economica. Le citta’ divilleggiatura marina, in particolare Capri e Portofino,mostrano le migliori opportunita’ sia residenziali checommerciali, rispettivamente per il 23% e per il 26% degliintervistati.

L’EFFETTO DELLE POLITICHE SULLA CASA. Come si contrastanole difficolta’ congiunturali che ridimensionano le attivita’imprenditoriali legate al real estate’? L’abolizione dell’Imunon viene considerata la misura che rilancerebbe, da sola, ilsettore. Ben il 49% degli intervistati considera infattinullo l’effetto di questa misura. L’iniezione di liquidita’nel sistema bancario, al contrario, e’ vista come una misurainteressante dal 67% degli intervistati, insieme ad unafiscalita’ piu’ leggera per le imprese (per il 31,7%).

Mantenere tassi di interesse a livelli bassi ancora per moltotempo e sostenere i finanziamenti, dunque, favorirebbedefinitivamente la ripresa.

FONDI PENSIONE E CASSE DI PREVIDENZA. E’ sempre piu’ fortel’attenzione al mattone da parte degli investitoriistituzionali, in prevalenza fondi pensione, casse diprevidenza e compagnie di assicurazioni. Questa propensionesi gioca su due fronti: l’investimento in prodotti ad hoc ela razionalizzazione del proprio patrimonio immobiliare.

Rispetto alla precedente rilevazione, avanza l’aspettativa diinvestimento degli operatori istituzionali nel compartotradizionale degli uffici (piu’ della meta’ degliintervistati indica questa preferenza), mentre il commercialesegna una lieve decrescita. In ripresa il settorealberghiero, anche in relazione alle attese di flussituristici attesi in Italia. Di conseguenza, verra’ridimensionata la quota di investimenti nel settoreresidenziale a favore del terziario. La domanda di fondiimmobiliari e’ in crescita per tutte le tipologie, spiccano ifondi ad apporto riservati (in crescita per il 32,31% delpanel) e i fondi speculativi (in aumento per il 31% circa).

Diminuiscono i fondi immobiliari retail, molti ormai inliquidazione, considerando anche lo sconto della loro quotarispetto al valore netto di mercato.

red/rf