Energia: colossi del settore alla Ue, cambiare politiche comunitarie

80 4, 1323 -

(askanews) – Bruxelles, 11 ott – Procedere versoun’armonizzazione dei prezzi dell’energia e delle regole,realizzare le interconnessioni oggi mancanti, eliminare gliincentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabiliper dirottarli sulla ricerca, ”attuare immediatamente” ilTerzo pacchetto eneria, la legislazione Ue per ilpotenziamento del mercato unico energetico. Sono le richiesteavanzate dal mondo delle imprese energetiche alla Commissioneeuropea, in occasione di ”10 CEOs push for Eu energy policyto change direction”, il convegno sul cambiamento dellepolitiche energetiche dell’Ue organizzato a Bruxelles dadieci tra le principali compagnie europee del settore. Achiedere un’inversione di rotta gli amministratori delegatidi Cez Group, Enel, Eni, E-On, gasNatural fenosa, Gdf-Suez,GasTerra, Iberdrola, Rwe e Vattenfall.

Cio’ che lamentano le imprese e’ la frammentazione delmercato, a partire dalla sua concezione normativa. Quattrodirettive europee, ventotto legislazioni nazionali. Troppe.

”C’e’ una confusione che va chiarita”, denuncia FulvioConti, amministratore delegato di Enel. Jose’ Ignacio SanchezGalan, ceo di Iberdrola, ravvisa ”molte distorsioni”,mentre Gerard Mestrallet, ad di Gdf-Suez, avverte di”disfunzioni che hanno raggiunto livelli critici”. Tutti idieci leader industriali chiedono quindi alla Commissioneeuropea di ”ricollocare la questione energetica al vertice”dell’attivita’ e delle politiche comunitarie.

Per venire incontro alle esigenze del mercato, le societa’hanno redatto una piattaforme di proposte. Si suggeriscono”l’integrazione delle tecnologie rinnovabili nel regolareprocesso di mercato”, un ”aggiustamento” del sostegnopubblico per l’energia elettrica da rinnovabili in modo da”riflettere le necessita’ del mercato”, di trasferire isussidi per la produzione di energia da fonti rinnovabili apolitiche di ricerca, standardizzazione e armonizzazionedelle normative. Ancora, si chiede di definire linee guidaper meccanismi non discriminatori di remunerazione, di dareattuazione ”il prima possibile” al programma europeo difinanziamento delle infrastrutture energetiche, di estendereil sistema dei certificati di emissioni ad altri settori cheproducono CO2, e di introdurre ”misure aggiuntive” pergarantire la competitivita’ delle industrie europee.

bne/sam/