Fiat: Bonanni, accordi fatti con azienda sono modello per Paese

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(askanews) – Roma, 9 ott – ”Gli accordi che abbiamo fatto allaFiat per salvare l’occupazione e incentivare gli investimentisono un modello di sviluppo per il paese. Bisognerebbe faretesoro di questa esperienza ed arrivare ad unachiarificazione anche nelle vicende economiche e politichenazionali”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl,Raffaele Bonanni davanti a oltre cinquecento delegatisindacali della Fim Cisl degli stabilimenti Fiat riuniti oggia Roma. ”Siamo orgogliosi – ha aggiunto Bonanni – di avermarciato con i nostri delegati Fim della Fiat che hanno avutoil coraggio di andare controcorrente in un paese che stamorendo di conformismo. Grazie agli accordi che abbiamofirmato, a partire da Pomigliano, siamo riusciti a mantenereaccesa la fiaccola dell’occupazione in tutti gli stabilimentidella Fiat senza chiedere un euro allo stato e allacollettivita’. Senza la Fiat, intere zone del nostro paesesarebbero oggi il deserto”.

Per Bonanni ”abbiamo fatto quello che tutte le persone dibuon senso avrebbero fatto ma sempre distinguendo la nostrafunzione di sindacalisti da quella della azienda. C’e’ chipensa che basta alzare la voce o buttare in aria il cappelloper vincere le battaglie sindacali. Noi abbiamo un ‘altraidea del sindacato. Noi pensiamo che bisogna incentivare erassicurare gli investitori in un rapporto alla pari con leaziende. Pensiamo di essere un soggetto che crea condizionidi stabilita’ nelle aziende, partendo dalle esigenze cherappresentiamo, ma offrendo le giuste garanzie affinche’l’investimento possa avere successo. Questo abbiamo fatto intutti gli stabilimenti della Fiat. Questa e’ la strada chebisogna percorrere per favorire altri investimenti inItalia”.

Secondo il leader della Cisl ”o si arriva ad unachiarificazione su questi aspetti, oppure il paese non sisalva. Anche i mercati finanziari che forniscono i capitalialle aziende cercano stabilita’. Marchionne ha sicuramente ilsuo carattere spigoloso ma sa fare il suo mestiere diinvestitore. Chi lo attacca, lo fa o per motivi ideologico oper ragioni personali, appoggiati anche dalla stampa epersino dalla corte costituzionale”. red/glr