Sanita’: Farmindustria, non penalizzare farmaceutica. E’ risorsa Paese

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(askanews) – Roma, 8 ott – Il settore farmaceutico non vapenalizzato, e’ una risorsa importante per il Paese. Lo haribadito, cifre alla mano, il presidente di Farmindustria,Massimo Saccabarozzi, nel corso di un’audizione inCommissione Igiene e Sanita’ del Senato, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla sostenibilita’ del Serviziosanitario nazionale, sottolineando la necessita’ di”Ottimizzare la spesa sanitaria senza penalizzare ilfarmaco. La spesa farmaceutica – ha ricordato – rappresentail 14% della spesa sanitaria pubblica ma paga il 30% deitagli delle manovre 2012-2014 nonostante dal 2006 al 2012 siadiminuita del 3% e sia l’unico settore con tetto vincolanteall’interno del SSN”.

”L’ultima Relazione Annuale della Banca d’Italia – haricordato – mostra come la farmaceutica sia il settoremanifatturiero che ha aumentato di piu’ la produttivita’negli ultimi 5 anni”, tenendo a precisare che ”tra il 2007e il 2011 le imprese del farmaco hanno contribuitopesantemente al riequilibrio dei conti”.

Scaccabarozzi ha posto l’accento sulle innumerevolicriticita’ del sistema, a partire dalla ”frammentazione di21 Sistemi Sanitari diversi, che lede il diritto alle cure edeprime gli investimenti” , per passare alle ”fortidisomogeneita’ regionali per tempi di pagamento e di accessoai nuovi farmaci”, fino a 530 giorni , ma anche la”disomogeneita’ nell’accesso all’innovazione: i farmaci nonsono disponibili in tutte le Regioni”, di qui la richiestadi un riequilibrio di competenze fra Stato e Regioni. Ancheper porre un freno alle differenze fra regioni nei tempi dipagamento: ”dopo l’introduzione della nuova normativa Ue -ha riferito Scaccabarozzi – solo il 10% delle fatture emessenel 2013 e scadute e’ stato pagato entro 60 giorni, mentre il67% o non e’ stato ancora pagato o e’ stato pagato dopo 120giorni. Da gennaio 2013 la nuova Direttiva prevede che ipagamenti da parte della Sanita’ Pubblica avvenganoinderogabilmente entro 60 giorni Un’indagine condotta sulleAziende Associate a Farmindustria, mostra che: le prime treRegioni con maggiore criticita’ sono Campania, Calabria,Molise, analogamente a quanto avveniva prima della nuovaDirettiva nelle stesse Regioni non risultano ancora pagati icrediti pregressi fino al 2012 (mentre nel 50% dei casi ipagamenti sono stati effettuati). Nonostante i miglioramentiapportati dalle nuove normative, permangono situazioni dicriticita’, spesso concentrate nelle stesse Regioni”.

”L’Italia non spende troppo per la Sanita’ – ha detto ilpresidente di Farmindustria – ma spende spesso male epenalizza l’innovazione”. Per questo e’ necessario”modificare la governance farmaceutica, portando ilfinanziamento della spesa farmaceutica in Italia, oggiinferiore del 25% procapite, al livello dei Big Ue, eliminarei tetti di prodotto e di classi terapeutiche e rivedere imeccanismi di ripiano. Prevedere un ruolo attivo delMinistero dello Sviluppo Economico all’interno dell’AgenziaItaliana del Farmaco. Assicurare, nel rispettodell’appropriatezza, la liberta’ prescrittiva del mediconella scelta terapeutica, senza vincoli di carattereeconomicistico ne’ discriminazioni verso i prodotti conmarchio”.

E per tornare a crescere, e’ necessario ” agire per lasostenibilita’ della spesa sanitaria. Razionalizzarel’offerta di tutti i beni e servizi, completando l’iter deicosti standard per evitare sprechi e inefficienze, destinandoi risparmi all’accesso all’innovazione. Prevedere meccanismidi compartecipazione equa del cittadino, con esenzioni perpatologia e/o livello di reddito, liberando cosi’ risorse dainvestire per le terapie innovative. Sostenere lo sviluppo diFondi integrativi, per garantire risorse aggiuntive verso lestrutture pubbliche”.

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